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Politica

INTERVISTA A GIANLUCA IANNONE, FONDATORE DI CASA POUND ITALIA

Gianluca Iannone è il cuore e la mente di CasaPound Italia, sabato era presente a Trento ai festeggiamenti indetti per il primo anno de “Il Baluardo”. Si è concesso in una lunga intervista esponendo alcuni punti di quello che viene definito da demos ” “uno dei movimenti nazionalpopulisti più difficili da inquadrare in Europa“. Ecco qui l’intervista:

Un anno di Casa Pound a Trento? Quale è il bilancio per Gianluca Iannone?

Guarda io penso in modo molto positivo a questo primo anno anche perché si vedono i risultati di questi ragazzi, di questa grande forza giovanile che cresce sempre di più e conquista anche consensi nonostante la pubblicità negativa che ci viene messa addosso.

Si parla di riforme costituzionali. Sarebbe un momento di attuare una riforma anche di quegli elementi all’interno dell’intero dettato costituzionale che si riferiscono al fascismo?

La nostra costituzione va bene così come è. Va applicata però. Il primo punto afferma che “la repubblica è fondata sul lavoro”, il lavoro però non c’è più. Dall’altra parte ci sono persone che parlano di sentito di dire, parlano di queste filastrocche che dicono che la costituzione sia fondata sull’ antifascismo. Io sfido chiunque a venire qua con la costituzione e a farmi leggere la parola “antifascismo”. Non esiste, non c’è. Esistono delle leggi speciali che sono una cosa diversa dalla costituzione. Nello specifico c’è la dodicesima disposizione transitoria, tanto transitoria che è in vigore da 70 anni, che vieta la ricostituzione del disciolto PNF. Nessuno può rifondare questo. Seguendo la costituzione, Benito Mussolini, se fosse rimasto in vita e non fosse stato assassinato, dopo cinque anni si sarebbe potuto candidare a delle elezioni democratiche.

Il concetto di fascismo del terzo millennio è a oggi valido?

Fascismo del terzo millennio fu un termine coniato da un giornalista de “Il Giornale” a Roma durante una delle nostre interviste che inventò questo termine. Io dico che siamo in una democrazia e io ritengo che chiunque si possa ispirare a chi meglio crede. Quindi i nostri filosofi di riferimento, i nostri politici e artisti provengono da quel periodo li. Quindi noi siamo liberissimi di ritenerci fascisti o di ispirazione fascista.

Come definire il concetto di fascismo?

Viene associato a un razzismo che non è. Pensiamo a una canzone come faccetta nera, una canzone che fa riferimento al concetto di libertà nelle sue parole. Il Fascismo per esempio ha abolito la schiavitù, l’apparteid negli stati uniti è rimasta sino al 1976. Questo è da dire perché sennò si vede sempre una realtà distorta. Cosa è il fascismo?

È il culto della patria, della comunità, di uno stato inteso come padre e dei cittadini intesi come figli. Quindi uno stato che si deve occupare necessariamente di dare tutte quelle condizioni adatte sia a livello sanitario che a livello di istruzione ai cittadini. Noi immaginiamo e vogliamo per primi una correttezza etica, che è quello che ti permette di criticare anche gli altri. Mettersi in discussione prima noi per poi lavorare per un mondo migliore. Per noi è questo, qui sfido chiunque a trovare una maglietta con Mussolini o il fascio littorio visto che qui non c’è nostalgismo. Come ha detto giustamente Pietrangelo Buttafuoco a Corrado Augias l’altro giorno “Il salotto del politicamente corretto creare delle parole per ridicolizzare o per criminalizzare l’avversario politico”.

Noi su omofobia ci siamo espressi a favore, abbiamo detto che a noi va bene un contratto laico tra persone che si vogliono bene, purchè finisca li. Non può essere un matrimonio perché già il suo nome ha il termine mater e quindi siamo contrari alle adozioni da parte delle coppie omosessuali dei bambini. Eppure noi siamo stati accusati di essere omofobi, eppure non è così. Omofobo vuol dire che io ho paura di chi è gay o lesbica ma non è così, solo che non reputo che il figlio sia un qualcosa da volere per forza o per capriccio.

E la posizione di Casa Pound sull’immigrazione?

L’immigrazione è un dovere per tutti gli uomini liberi ma al momento è veleno per il popolo nonché sfruttamento. Nel momento in cui dicono che l’immigrazione è una risorsa, non ci dicono per chi. Sono una risorsa per gli enti caritatevoli, per i sindacati che hanno bisogno di nuova manodopera e di nuovi iscritti, nonché per CONFINDUSTRIA che ha bisogno di manodopera a basso costo. Per loro sono una risorsa, per noi invece è veleno. Si scatena una guerra tra poveri, si scatena una concorrenza sleale sul posto di lavoro e chi ci rimette sono le fasce più deboli della società che lo stato dovrebbe tutelare. Se tu dici questo viene accusato di essere un nazista.

Siete contrari alle delocalizzazioni?

Noi siamo contrari alla delocalizzazione per principio. Se, faccio un esempio, Giorgio Armani voglia delocalizzare in Polonia per pagare meno, deve vendere i suoi vestiti dove li ha fabbricati e quindi da imporre dei vincoli e dei divieti.

E se proprio dovesse de-localizzare? In Cina o in Africa?

Se proprio delocalizzazione è giusto farla in Africa in modo da dare un lavoro li.  Io cinque anni fa mi sono recato in kenya a nome di Casa Pound assieme ad altri amici di una vita per dare dei soldi ad un orfanotrofio per creare una  falegnameria. È un segnale, è il fatto di dire che è possibile anche con i pochi mezzi che abbiamo di fare una azione buona; perché gli altri non lo fanno?

Quali sono i rapporti che si sono instaurati di recente con la Lega Nord?

 Ottimi direi, una piacevole sorpresa. Staremo a vedere se nel tempo ci sarà la possibilità di continuare a collaborare assieme. Casa Pound resterà Casa Pound, la Lega rimarrà la Lega. Al momento contro le delocalizzazioni, contro Bruxelles, contro questa Europa noi siamo d’accordo su queste cose quindi è giusto fare un percorso insieme.

Casa Pound e Lega. Un rapporto che è nato con l’apporto che Casa Pound ha fornito all’europarlamentare Leghista?

È stato eletto grazie a Casa Pound perché di fatto non aveva nessun tipo di possibilità. Siamo contenti di essere riusciti in questa impresa anche perché Borghezio si fa valere in Europa a differenza di tanti altri che ci vanno solo per prendere tartine o prosecchi. Borghezio si fa portatore di istante e di iniziative quale i marò.

È necessario che i giovani politici abbiano formazione politica?

È necessario e fondamentale anche perché i risultati poi si vedono. Basti pensare a una figura come Bettino Craxi che sicuramente non rientra tra i miei punti di riferimento. Va altresì ricordato che Mani Pulite fu un colpo di stato a tutti gli effetti e che comunque lui aveva una visione di insieme molto più vasta dei politici attuali che sono imbarazzanti.

Mani Pulite. chi sono stati i mandanti?

Dal Partito Comunista e dal magistrato di Pietro. Nella normalità una persona dopo aver fatto anni e anni di gavetta riesce a fare un processo importante; invece per Antonio di Pietro il primo è stato “Mani Pulite”. Questo è venuto dal nulla, aveva un doppio stipendio, è diventato PM con i corsi serali e il primo processo che ha fatto è stato Mani Pulite. È normale? Per me non è normale.

Mani Pulite ha distrutto il sistema politico italiano?

Ha distrutto il sistema politico del paese proprio perché ogni qual volta un italiano mette bocca nel mediterraneo scoppiano guerre o colpi di stato. È una cosa assurda perché il mediterraneo è il Mare Nostrum, quello vero.