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DIO SALVI LA REGINA (E SUO MARITO)

Nel pomeriggio del 9 settembre, la regina Elisabetta II supererà in durata il regno di Vittoria, restando sul trono per ben 63 anni e 218 giorni. Un “record”, nella storia reale. Un lungo regno che ha visto enormi cambiamenti nel Regno Unito e che Elisabetta ha affrontato con un solo uomo al fianco, per 68 anni.

Il principe Filippo, secco, deciso e pungente, è stato il compagno di vita, d’amore e di governo di lei, regina cauta e lenta nel prendere le decisioni, sempre con saggezza. Un fedele alleato, una voce nell’orecchio e un appiglio a cui aggrapparsi nelle difficoltà, un uomo che alla carriera in marina ha preferito sospingere la giovane regina, vivendo più nella sua ombra che al suo fianco.

Filippo ebbe un compito fondamentale, secondo quanto riporta il Daily Mail, nello scrivere la lettera a Diana, quando la crisi con Carlo raggiunse l’apice, chiedendole di riconoscere le colpe di entrambi ma rassicurando l’appoggio della corona alla principessa più amata dagli inglesi e non a Camilla.

Sempre il Daily Mail riporta le parole di un assistente della famiglia reale, il quale afferma che “Ciò che Elisabetta ha sempre ottenuto da lui è la cruda verità; lui è forse l’unica persona che la tratta come un essere umano e che ha il coraggio di darle della stupida quando se lo merita

Ma Filippo si è anche concesso alcune libertà. Ad esempio nel 2012 sembra abbia avuto una disavventura “sanitaria” a causa di un rapporto con una lady, di nome Amanda, 42enne. La relazione, trapelata come voce nel Boxing Day (il 26 Dicembre per gli inglesi) e riportata in Italia dal Giornale, sembra essere costata al Principe un infarto, rendendo necessario il ricovero all’ospedale di Cambridge, nel quale fu lasciato da solo, poiché la famiglia reale era impegnata nella tradizionale battuta di caccia.

Questa è (forse) l’ultima “scappatella” di una lunga serie. Nella biografia della regina redatta quasi vent’anni fa da Sarah Bradford, il principe Filippo viene descritto come “impenitente farfallone, difficilissimo di carattere, irascibile al punto da alzare la voce con la regina”, che però seppe sempre incassare senza creare scandali.

Già nel 1948, mentre Elisabetta era in dolce attesa di Carlo, sembra che Filippo se la spassasse con la bellissima attrice Pat Kirkood, definita all’epoca “l’ottava meraviglia del mondo”. Ma le voci di relazioni extra-coniugali continuano: Helene Cordet Foufounis, nobildonna che negli anni Cinquanta gestiva un locale di vita notturna a Londra; la scrittrice Daphne Du Maurier, l’attrice Anna Massey, la contessa di Westmoreland.

Tutte voci, ma che hanno spinto Buckingham Palace a smentire quanto riportato da questa biografia, definendo come “logore congetture” queste voci che non vennero mai confermate nemmeno dalle presunte amanti, che con estrema signorilità non rivelarono mai nulla agli ingordi tabloid inglesi.

Sempre secondo il manoscritto, come riportato da Repubblica, Elisabetta da Filippo però non avrebbe mai preteso fedeltà, comprendendo il suo desiderio d’indipendenza, lasciando gli spazi e riuscendo a vedere senza sapere, con la tipica flemma che l’ha contraddistinta per tutta la durata del regno.

Riccardo Ficara