I dis informatori di professione fingono di stupirsi perché gli italiani viaggiano poco all’estero. Agli ultimi posti nelle classifiche europee. Eppure, spiegano gli opinionisti politicamente corretti, il turismo internazionale apre la mente, favorisce la comprensione reciproca, offre spunti ed opportunità. E non si capacitano, gli opinionisti, che questi ottusi di italiani non capiscano questi aspetti così elementari. Per le strade d’Italia sciamano turisti stranieri in arrivo da ogni parte del mondo, torpedoni di anziani che vengono a conoscere il nostro Paese, mentre i pigri italiani restano a casa. In realtà lo stupore dei dis informatori e degli opinionisti non sorprende. Perché lorsignori sono così lontani dal mondo reale da rendere impossibile la comprensione di alcuni problemi. A partire da quelli rappresentati dai costi. Già, perché non solo gli italiani sono al fondo delle classifiche del turismo internazionale, ma sono anche al fondo delle classifiche dei salari percepiti. Difficile scegliere due settimane di vacanza alle Maldive quando i soldi bastano a malapena per 10 giorni ospiti dai parenti in qualche campagna italiana. Ed i pensionati tedeschi e francesi che, magari in bassa stagione, scelgono di visitare le Langhe o la Toscana per assaggiare i grandi vini ed i pregiati cibi italiani sono più ricchi dei pensionati italiani che, quando va bene, si possono concedere un vino acquistato nel discount. Tagliare le pensioni italiane e’ stata non solo una ingiustizia, ma anche un’assurdità che ha penalizzato l’economia, a partire dal turismo. Ma c’è anche un altro aspetto: nonostante le demenziali politiche turistiche attuate nel nostro Paese, l’Italia e’ ancora al quinto posto mondiale per flussi turistici (era al primo posto ancora negli Anni 70). Dunque non dovrebbe stupire più di tanto se gli italiani scelgono di visitare ciò che resta del Bel Paese prima che politici e speculatori lo devastino definitivamente. Senza dimenticare gli effetti della disoccupazione e della precarietà. Gli opinionisti che ignorano la realtà pensano che i disoccupati dovrebbe dedicarsi al turismo per approfittare del tempo libero. Non viene in mente, a lorsignori, che non basta il tempo libero ma che servirebbero anche i soldi. Magari quei 35 euro giornalieri che vengono regalati agli ospiti stranieri.
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