Editoriali Pensieri in Libertà

Bergoglio difende i migranti. Quelli che stuprano e uccidono le donne

“Hanno paura di voi perché non vi conoscono “. Monsu Bergoglio non ha fortuna. Il suo Dio, sempre che il sedicente Papa ci creda ancora, si deve essere stufato delle continue scemenze del suo rappresentante terreno e lo smentisce in tempo reale. Monsu Bergoglio non aveva ancora finito di giustificare i migranti e di criticare gli italiani che ne hanno paura che, a Marsiglia, un migrante sgozzava due ragazze francesi. Chissà se la diciassettenne ha avuto paura mentre la grande risorsa le tagliava la gola o se, per far contento Bergoglio, ha cercato di far amicizia e di approfondire la conoscenza. Chissà se la ventenne ha pensato a nuove forme di accoglienza mentre il povero migrante in fuga dalla guerra le squarciava il ventre.
Ma a monsu Bergoglio in arte Papa le due ragazze non interessano. Forse, per lui, le ragazze erano colpevoli perché non si erano impegnate a sufficienza per accogliere il grande lottatore per la libertà. Per questo l’occupante del Vaticano ha taciuto, come tace sempre di fronte ai crimini delle grandi risorse. Magari parleranno i cialtroni buonisti, spiegando che anche i francesi uccidono. Non c’è dubbio, ma la ragazzina diciassettenne e la ventenne non sono state macellate da monsieur Dupont bensì da una grande risorsa di cui non avrebbero dovuto aver paura, secondo Bergoglio. Non sarebbero morte se qualcuno avesse ributtato in mare l’ospite non invitato, avrebbero avuto un futuro se non ci fosse stata questa accoglienza indiscriminata.
Augusto Grandi

Riguardo l'autore

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Augusto Grandi, giornalista professionista. Corrispondente del Sole 24 Ore. Premio St.Vincent di giornalismo nel 1997.

Ha pubblicato libri di saggistica e di narrativa. Tra i primi "Sistema Torino", "Sistema Piemonte", "Lassù i primi, la montagna che vince" (Premio Acqui Ambiente), "Eroi e cialtroni, 150 anni di controstoria", "Il Grigiocrate Mario Monti". Per la narrativa "Un galeone tra i monti", "Baci e bastonate" (premio Anguillarino), "Razz, politici d’azzardo".

È membro della giuria del premio Acqui Storia.

Secolo Trentino