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Rizzo: “I 100 milioni di morti per il comunismo non esistono”

“Cosa significa affermare che il comunismo ha prodotto 100 se non addirittura 120 milioni di morti, come fa oggi “Libero”? Nulla. In primo luogo perché si tratta di numeri gonfiati e privi di riscontro storiografico attendibili”, ad affermarlo ad Affaritaliani.it l’ex Onorevole Marco Rizzo dopo le dichiarazioni di Libero sui mali del Comunismo nel mondo a 100 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre.

“Ormai basta aggiungere numeri e nessuno crede di doverli provare. In secondo luogo perché nessuno si interroga in Italia, e nei paesi capitalistici, su quanti morti abbia fatto il capitalismo, e i criteri di imputazione al sistema sociale sono opinabili. Quanti sono i morti causati dalle guerre capitalistiche in duecento anni? Quanti quelli delle carestie, determinate dalle politiche imperialiste nel continente africano? Quanti morti ha prodotto l’assenza di assicurazioni sociali e sanitarie per i lavoratori nella democratica America? Se ragionassimo con gli stessi criteri che si vogliono applicare ai “morti del comunismo” non c’è alcun dubbio, il capitalismo è il sistema più criminale della storia”afferma Rizzo nell’intervista. Dichiarazioni, quelle di Rizzo, sconvolgenti se si pensa a stragi come quella dell’Homolodor.

Secondo le stime più accreditate l’Holodomor, una sorta di carestia programmata ed indotta artificialmente dal regime sovietico negli anni 1932 e 33, causò un olocausto di proporzioni bibliche generando fra i 7 e i 10 milioni di vittime fra la popolazione ucraina.

Anche gli altri regime comunisti non furono da meno, ma non la pensa allo stesso modo Rizzo.

Secolo Trentino