Emilio Fede sul ‘ritorno’ politico di Silvio Berlusconi: “Berlusconi è un miracolo. Dal punto di vista anagrafico, politico. Lo è. Io sono un suo carissimo amico, ma ciò che dico lo faccio per onestà. Berlusconi politicamente mi convince ancora, sempre di più. Ha un percorso che è iniziato in salita, ora sta andando alla grande. Anche se dovrà guardarsi dalle spine nel fianco dei suoi alleati. I suoi dati sono incontrovertibili. Ci siamo sentiti per Natale, ci siamo fatti gli auguri”.
Su quello che accade ad Arcore: “La macchina da guerra di Berlusconi, metaforicamente parlando, è Ghedini. Lui si è trasferito ad Arcore, sta accanto a Berlusconi e si potrebbe dire che non si muove foglia che Ghedini non voglia. E’ preoccupato di tutte queste sfaccettature, Berlusconi ha ancora problemi con la giustizia, accanto a lui c’è Ghedini per evitare che ci siano quelle scivolate che hanno portato alla vicenda collegata al bunga bunga. Ghedini regola dal punto di vista dei rapporti la vita di Berlusconi. Sta lì accanto a lui, decidono insieme sui candidati”.
Sul Premier che Berlusconi potrebbe indicare: “Non sarà Ghedini. Se dovessi scommettere 10 euro, li punterei su Maroni. E’ un personaggio perbene, è stato un grande amministratore, si è messo a disposizione. L’uomo che ha in mente Berlusconi potrebbe essere lui”.