Politica locale

Alto Adige: il passaporto solo per coloro che sono di etnia austriaca

Vienna mantiene ferma la sua posizione sul doppio passaporto per gli abitanti di origine tedesca in Alto Adige: la ministra degli Esteri Karin Kneissl, del Fpoe, vuole “introdurre attivamente” il tema in un incontro con il collega Angelino Alfano, oggi a Roma, secondo quanto scrive l’Apa. “È una parte dell’accordo di governo”, ha affermato, sottolineando di nuovo che la misura potrà esser presa solo “in dialogo fra Vienna, Roma e Bolzano”.
La ministra non ha voluto commentare la recente proposta del governatore altoatesino Arno Kompatscher di ampliare il discorso anche ai discendenti di lingua italiana dell’ex impero austro-ungarico oppure addirittura a tutti gli altoatesini. Chi avrà esattamente diritto di richiedere la cittadinanza austriaca sarà stabilito sulla base di proposte di esperti, ha detto Kneissl.
Durante l’incontro con Alfano – annuncia la ministra – sarà toccato anche il tema dell’immigrazione, sul quale “ci sono punti di vista differenti”. “Con Alfano oggi di certo non troverò la silver bullet solution (soluzione d’oro, ndr.)”, ha aggiunto, concludendo che “sulla migrazione illegale manca tuttora un approccio complessivo del problema”.
Michaela Biancofiore in merito ha voluto affermare: “L’Austria vuole palesemente riprendersi l’Alto Adige in barba agli accordi di pace ed internazionali, ma mi auguro che non vi sia in questo la complicità del governo italiano delle sinistre , che sacrifica la mia terra sull’altare degli accordi politici per i collegi di Bolzano-Bassa Atesina.
Dica Alfano se anche per l’Italia la misura chiesta dall’Austria e da molti esponenti politici altoatesini , SVP e destre tedesche, è parte di accordo politico tra PD e SVP.
Mi auguro che oggi , nell’incontro che il Ministro degli esteri avrà con la Ministra degli esteri austriaca Karin Knessil, non a caso esponente della estrema destra, Alfano respingerà al mittente una richiesta che come ha detto il vescovo di Bolzano , rischia di minare la convivenza già difficilmente raggiunta e dividere pesantemente la società altoatesina. Oltre a far valere la prassi della Farnesina che prevede la non ingerenza degli stati esteri negli affari interni italiani , quale è la questione altoatesina dopo la quietanza liberatoria del 1992″

Secolo Trentino