Non sono poche le polemiche sorte intorno alla decisione da parte di Matteo Salvini di candidare Giulia Bongiorno all’interno della Lega. Tra queste vi è quella di Mario Adinolfi, il quale ritiene che “La Bongiorno è una Nichi Vendola al femminile. La scelta della Lega di candidarla è incredibile. Giulia Bongiorno esultava per l’approvazione della Legge Cirinnà. Faceva le conferenze stampa con Paola Concia, si auspicava l’introduzione del reato di omofobia. Una legge tremenda, che prevede sei anni di carcere per il fantomatico reato di istigazione all’odio omofobico”.
Mario Adinolfi poi spiega sulla decisione di Salvini che: “Se ci fosse una legge del genere con ogni probabilità anche io, che non sono omofobo, troverei un magistrato che per finire sui giornali mi condannerebbe. A Giulia Bongiorno piacciono le unioni gay, piace l’inseminazione artificiale, l’ha anche utilizzata, siccome i figli nascono da mamma e da papà per me programma i figli senza padre è come Nichi Vendola, che ha programmato un figlio senza madre. Dal nostro punto di vista, credo che per la Lega sia stato un grave errore candidarla. Per la Lega è un brutto colpo rispetto all’ambizione di rappresentare il mondo del family day”.
Ad avviso di Mario Adinolfi la Bongiorno è incoerente, anche se “un posto da capolista è gradevole e quindi non mi sorprende che lei lo prenda. Mi sorprende di più la scelta della Lega. Salvini ha scelto una deriva anticristiana, parla contro il Papa, vuole legalizzare la prostituzione. Nel nostro programma al primo posto c’è l’abolizione della legge Cirinnà”.