“Pamela uccisa e fatta a pezzi da quattro nigeriani che non dovevano sbarcare in Italia, che non dovevano essere accolti, che non dovevano essere mantenuti come richiedenti asilo, che dovevano essere arrestati e rispediti a casa loro perché criminali e spacciatori. Pamela uccisa e fatta a pezzi per colpa di chi ha permesso e voluto tutto questo”.
Ad affermarlo, attraverso un post sul proprio profilo Facebook, è la leader e candidata Premier di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. La stessa leader ha poi continuato: “Anche per lei, per dare un senso a tutto quello che è successo, prendo l’impegno di fermare l’immigrazione clandestina e l’invasione dell’Italia”.
Affermazione, quest’ultima della leader di Fratelli d’Italia, carica di rabbia, ma anche responsabilità verso le politiche d’immigrazione del nostro Paese. Politiche che, in quest’ultimi tempi, hanno fatto emergere un clima, tra l’opinione pubblica, decisamente contrastante; carico di sfiducia e delusione nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni (quest’ultimi apparsi in diverse occasioni incapaci di contrastare in modo efficace certe problematiche). Dopo il caso di Macerata e i recenti scontri, in molti hanno chiesto di abbassare i toni, ma inutilmente.
Questa volta occorrerà incanalare questo clima di tensione in soluzioni chiare e precise, se non si vorrà andare incontro a nuovi possibili scontri.