Politica locale

Bollette, il buco creato dagli evasori dovrà essere ripianato dai contribuenti

Sembrerebbe a tutti gli effetti una bufala, ma incredibilmente non lo è. Proprio per niente: la Delibera n. 50 dello scorso 1° febbraio di Arera – l’ex Autorità per l’energia elettrica e il gas – ha realmente stabilito che il buco creato dagli evasori dovrà essere ripianato dai contribuenti.
“Incredibile ma vero – commento con una interrogazione rivolta al Consiglio Provinciale, il Cons. Claudio Civettini Civica Trentina –saranno dunque, in omaggio ad una logica del tutto iniqua, coloro che risultato in regola con i pagamenti a dover sostenere maggiori spese, proprio per controbilanciare le inadempienza degli altri, furbi o impossibilitati a pagare che siano.
Proseguendo: “Una notizia – della quale si è trovato conferma anche a livello locale, interfacciandosi in queste ore con dei funzionari Dolomiti Energia – che pare quanto meno bizzarra e che lascia conseguentemente perplessi per più motivi. Anzitutto per il fatto che i costi generali che non riguardano la gestione, bensì l’erogazione dei servizi – laddove non ci sia incasso – vengano addebitati a tutti gli altri clienti che non sono morosi, configurando quello che nei fatti suona come quasi una sanzione del tutto immotivata a priva di fondamento”.
“In secondo luogo, – ha continuato nella nota Civettini – ci sembra alla pari inaccettabile, che questi costi vengano bellamente identificati e imputati ai cittadini che hanno, per loro scelta, la volontà di onorari i propri costi e i propri consumi ma sicuramente, se beneficienza e carità devono fare, starà ben a loro decidere come senza essere costretti a farlo perché costretti dalle decisioni dell’Arera o comunque di organi esterni”. E ancora: “Di qui la necessità di interpellare l’Amministrazione provinciale per capire come intenda porre rimedio a quella che verrebbe a configurarsi, in termini concreti, come una situazione del tutto inaccettabile per la stragrande maggioranza dei cittadini”, ha infine concluso nella nota.

Secolo Trentino