Trentino Alto Adige, 27 febbraio – Striscioni di CasaPound in tutta la regione per chiedere con forza la nazionalizzazione delle autostrade e il passaggio a una tariffa unica annuale.
“Da 80 a 180 Euro l’anno, in base a cilindrata ed emissioni – afferma in una nota Andrea Bonazza, coordinatore regionale del movimento – e tariffe giornaliere da 2, 7, 14 giorni per turisti o per chi le usa raramente”
“Le Autostrade sono state costruite dallo Stato – conclude Bonazza – e dal popolo italiano, non devono essere la gallina dalle uova d’oro per multinazionali straniere. Revocare le concessioni e nazionalizzare”.
Intanto a Roma porte aperte a CasaPound per la notte elettorale. Il ‘quartier generale’ del movimento, in via Napoleone III 8 a Roma, rimarrà aperto alla stampa domenica sera a partire dalle 22.
Sebbene alcuni affermino che le autostrade sono private e gestite da società che non fanno certo beneficenza e che ognuno è libero di scegliere se fare l’autostrada o meno, è altresì vero che in Trentino l’A22 è strategica ed è ormai l’unica porta d’ingresso nella regione, salvo il percorrimento di strade provinciali ormai inadeguate alle esigenze.
In Austria la situazione è totalmente diversa. Oltre il Brennero è già presente il sistema che vorrebbe adottare CasaPound e Di Stefano, ovvero un semplice bollo con validità annuale. Resterebbe ovviamente escluso dal calcolo il percorso di particolari percorsi quali trafori o ponti di un certo interesse.