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Gianni Festini Brosa a difesa di CasaPound: «Sindaco intervenga con azioni concrete contro ogni tipo di violenza»

«La notizia di una bomba presso la sede di Casa Pound a Trento, rivendicata da un gruppo che si dichiara “antifascista” richiede una valutazione seria sulle forze presenti nella città, che condannano un ipotetico ritorno al fascismo, ma utilizzano metodi violenti e contrari ad ogni regola del vivere civile e della democrazia». A dichiararlo, contattato telefonicamente da Secolo Trentino, è Gianni Festini Brosa, Responsabile nazionale organizzativo Lega Trentino e Consigliere, oltre che Presidente, della commissione Ambiente a Trento.
E’ lo stesso consigliere che, in merito alla notizia di stamane sull’attentato di matrice anarchica, nei confronti di CasaPound, interviene affermando: «Si chiede pertanto al Sindaco e alla Giunta quale commento nasca dall’episodio, incluse azioni concrete contro ogni tipo di violenza da parte dei sedicenti “antifascisti”».
L’esplosione, avvenuta all’entrata de “il Baluardo”, sede di CasaPound a Trento, ha provocato ingenti danni all’entrata e alla serranda della sede, fortunatamente senza causare feriti. Un atto sicuramente intimidatorio, ma che appare anche e soprattutto una vera e propria violenza di matrice brigatista.
Ignoti hanno poi firmato questo attacco a Cpi con la scritta “unico voto utile antifascismo sempre”. Forse l’ennesimo segno di una tensione sociale – maturata e foraggiata dalle sinistre nel corso di questa campagna elettorale – che trova oggi sfogo, all’indomani della vittoria del fronte di centrodestra, in gesti violenti e chiaramente minacciosi.

Secolo Trentino