Politica

Donzelli replica: "Dalla parte delle vittime sempre, senza discriminazioni"

La Giunta del Consiglio regionale della Toscana ha approvato la proposta dell’esponente di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli che impegna la Regione a versare nel biennio 2018-2019 una somma di 40.000 euro alla famiglia di Idy Diene, il cittadino senegalese ucciso il 5 marzo scorso in pieno centro a Firenze da un 68enne italiano a colpi di pistola.
L’atto in questione è passato con la maggioranza dei voti, trovando tuttavia l’astensione della Lega, motivando la sua scelta affermando che “ci troviamo davanti a una discriminazione. Ci sono state 17 donne morte per omicidio, e nessuno ha dato loro 20 mila euro. Noi vorremmo criteri oggettivi proprio per evitare discrezionalità”.
Il Cons. Donzelli, eletto in Parlamento con Fratelli d’Italia alle elezioni del 4 marzo, ha contattato la nostra redazione per specificare che il provvedimento prevede obiettività senza alcun tipo di discriminazione nell’erogazione degli aiuti regionali. L’Onorevole del partito di destra ricorda infatti sul suo blog che sono molteplici gli esempi di vittime e di famiglie che hanno beneficiato di questo contributo di solidarietà: “Ad esempio, Giuseppe Giangrande il carabiniere di Prato rimasto infermo per l’attentato a Roma davanti alla Camera, Gianmichele Gangale il cittadino di Agliana (Pistoia) rimasto tetraplegico per l’assalto in casa da parte di rapinatori clandestini, il Brigadiere Vece che ha perso una mano e un occhio per la bomba di Capodanno ad una libreria di destra a Firenze, la famiglia Lo Cascio dopo che Leonardo è stato ucciso da un clandestino con un cacciavite in gola mentre andava a lavorare lasciando in difficoltà particolari i familiari“.
Il neo deputato di FdI vuole quindi difendersi dalle accuse di “razzismo al contrario” da parte di esponenti di altre forze politiche di destra e al tempo stesso evidenziare la posizione oggettiva della destra italiana: “Stanno facendo girare insulti a questo fondo perché tra le vittime che ne usufruiscono ci sarà anche la famiglia di un uomo ucciso a freddo a Firenze. Qual è il motivo per cui non dovrebbero usfruirne secondo queste pseudo destre macchiettistiche? Il colore della pelle della vittima“. Giovanni Donzelli ricorda infatti che la lotta all’immigrazione clandestina non è sinonimo di razzismo: “Noi quando chiediamo di chiudere le frontiere, di rimpatriare i clandestini e di dare priorità agli italiani, non lo facciamo come piace descrivere alla sinistra per razzismo, lo facciamo semplicemente per buonsenso. Lo stesso buonsenso per cui stiamo dalla parte delle vittime. Sempre“.

Secolo Trentino