Cultura

Rovereto, scoperti nuovi affreschi del '500 nell'ala sud del Castello

Con oggi il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto dispone di 13 nuove sale espositive, parte delle quali saranno utilizzate per allestire la mostra La pelle del soldato, la cui inaugurazione è prevista il prossimo 24 aprile in vista dell’Adunata degli Alpini Trento 2018.

I lavori hanno consentito il recupero, tra l’altro, di spazi che interessano la parte dell’edificio rivolta verso sud e ovest, realizzata nel XV secolo dai veneziani e successivamente sopraelevata dagli Austriaci nell’800. Vi sono contenute alcune pregevoli chicche architettoniche: dagli affreschi realizzati a partire dal 1520 nelle stanze del Capitano alle travature in legno visibili attraverso un’apertura in vetro posta lungo l’intero muro Castrobarcense del XIV secolo. Vi sono poi i soffitti in legno e i pavimenti in lastre di pietra rossa locale che nobilitano ulteriormente gli spazi del 1500.

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri il dirigente generale del dipartimento Cultura, Turismo Promozione e Sport Sergio Bettotti, il Soprintendente provinciale ai Beni Culturali Franco Marzatico, l’assessore comunale Giuseppe Graziola con il progettista arch. Giorgio Michelotti, il geom. Roberto Rigotti (ufficio tecnico comunale), il presidente del Museo Alberto Miorandi con il direttore Camillo Zadra,  Andrea Condini (incaricato dal Museo a seguire i lavori) e il consigliere Flavio Dalbosco. Una visita che si è conclusa con la foto davanti alla famosa Tromba dell’Armistizio e alla bicicletta di 101 anni.

Quest’opera è frutto di una perfetta sintonia operativa tra Provincia Autonoma, Soprintendenza, Amministrazione comunale e Museo della Guerra – ha commentato Sergio Bettotti, anche a nome dell’assessore Tiziano Mellarini-, che ha permesso di finanziare i lavori con complessivi 3,203 milioni di euro. Sarebbe bastato un piccolo intoppo per impedire la realizzazione di questo capolavoro certamente significativo anche nell’ottica della prossima adunata nazionale degli Alpini che vedrà il Museo tra i protagonisti sul territorio”.

I lavori hanno permesso di valorizzare la storia e il patrimonio culturale intrinseci al Castello con la scoperta degli affreschi. “Non si può che salutare con soddisfazione questo incontro felice tra conservazione-tutela e prospettive di valorizzazione sia del bene culturale castello sia delle collezioni del Museo della Guerra – ha chiarito Franco Marzatico, Soprintendente provinciale ai Beni Culturali -. Il percorso da un lato enfatizza gli aspetti difensivi delle mura e dall’altra parte il recupero degli affreschi. Due aspetti che costituiscono la pelle di questo monumento che è cambiata in relazione a chi lo frequentava nel tempo (Castelbarco, veneziani, austriaci e museo) con la giustapposizione di messaggi che permettono di cogliere anche nel divenire del tempo le trasformazioni dove un elemento certamente di pregio è rappresentato dagli affreschi cinquecenteschi

Soddisfatto il presidente del Museo Alberto Miorandi. “Il risultato del lavoro è reso possibile alla sinergia che ha unito tutte le amministrazioni in gioco. Questo investimento per quanto oneroso è strategico per il territorio perché è capace di unire la crescita culturale dell’intera popolazione a cui si rivolge la proposta museale alla capacità attrattiva come richiamo turistico le cui ricadute economiche vanno sull’intero territorio. Aspetto importante: i lavori non hanno impedito la fruizione del castello-museo e da adesso ampliano la possibilità di visita. Tutto questo si traduce in un consolidamento dell’offerta culturale sul territorio che sta a cuore anche per i suoi risvolti di ricaduta economica”.

L’investimento complessivo del quarto lotto dei lavori è di 3,2 di euro. “L’intervento ha riguardato gli edifici prospicenti il Leno, fra il Torrione Coltrino (compreso) e il Torrione Marino – ha spiegato l’assessore Graziola -. Complessivamente i lavori sinora portati a termine riguardano quattro lotti con un investimento complessivo di oltre otto milioni di euro. Il primo lotto di 1.3 milioni è stata interamente finanziato dal Comune. Ora sono previsti altri due lotti con un costo di oltre due milioni di euro. Lavori curati dal Comune su delega della Provincia Autonoma”.

Con la novità il Museo amplia decisamente la propria operatività. “Con questi spazi il museo vede potenzialmente raddoppiare la superficie espositiva e questa sbloccherà i programmi di riallestimento che nel giro di qualche anno permetteranno di offrire ai visitatori un percorso storico fino al 1945. In queste nuove sale troverà collocazione moltissimo materiale finora conservato nei depositi e negli archivi, frutto di donazioni anche recenti, come i 60 Kappenabzeichen donati sabato scorso dal Lions San Marco che porta la nostra collezione a 1.852 pezzi”.

Come detto nei nuovi spazi verrà allestita la prossima mostra La Pelle del Soldato. Una novità importante in relazione all’Adunata degli Alpini. Il Museo di Rovereto è uno dei luoghi che sarà possibile visitare gratuitamente grazie alla Card dell’Adunata ovvero lo strumento realizzato dal COA in collaborazione con Trentino Marketing che darà diritto all’ingresso gratuito dal 7 al 14 maggio in diversi luoghi della cultura del Trentino legati alle vicende della Prima guerra mondiale.

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