“La vicenda travagliata dei punti nascite trentini – si legge in una interrogazione al Consiglio Provinciale da parte del Consigliere della Lega Nord Trentino, Maurizio Fugatti – sembra non avere fine, dato che le promesse e rassicurazioni fatte dall’assessore Zeni, di riattivazione del servizio prima a settembre 2017 e poi ad aprile 2018, sembra oggi siano del tutto inattuabili”.
“Infatti – secondo quanto si legge nella nota a firma del consigliere – la lettera del Ministero in risposta alle richieste provinciali per l’ospedale di Cavalese, rende noto che condizione necessaria per la riapertura del Punto Nascite è la presenza non solo di una seconda sala parto sempre pronta e disponibile H24 per le emergenze ostetriche del blocco travaglio/parto, ma anche di una sala operatoria sempre pronta e disponibile per le emergenze H24 nel blocco travaglio/parto”.
“Pertanto, – si continua a leggere – a causa di quanto dichiarato dal Ministero della Salute, secondo cui la riapertura del Punto Nascite è subordinata alla predisposizione della seconda sala parto e della sala operatoria, pare chiaro che si presenta impossibile la riapertura immediata del Punto Nascita di Cavalese come promesso”.
Poiché è quanto mai insolito che Assessorato e dipartimenti non comunichino con trasparenza e tempestività ad operatori e cittadinanza la situazione relativa alle strutture decentrate della sanità provinciale, si rimane dunque sorpresi nell’apprendere che pare che le comunicazioni del Ministero fossero giunte in Trentino già da diverse settimane”.
“Sorge quindi inevitabile il quesito – prosegue nell’interrogazione Fugatti – di quali siano le reali intenzioni della Provincia (Assessore e dirigenti) per l’Ospedale di Cavalese, nonché se ritengano di rispettare le loro stesse promesse o meno”.
“Ci si chiede inoltre – conclude infine – per quale motivo non si sia già in tempi precedenti provveduto a iniziare le progettazioni per la sala operatoria necessaria per garantire il punto nascite di Cavalese. In pratica per quale motivo l’assessorato provinciale non si è attivato per la costruzione di tale sala operatoria nei mesi scorsi ben sapendo che tale struttura é necessaria”.