Attualità Politica

Roberto Fico non usa l'auto blu? Lo fece prima di lui Giorgia Meloni

Roberto Fico va al lavoro in autobus e non usa l’auto blu: una novità che nei fatti non è tale. Prima di lui tanti altri politici hanno deciso di non utilizzare la famosa auto blu, ovvero il mezzo che viene dato dallo Stato ad un politico che riveste solitamente ruoli istituzionali. “Non ho voluto l’auto blu quando ero vicepresidente della Camera nel 2006, sono stato il primo ministro italiano a non usarla nel 2008 e non la voglio oggi per il mio ruolo di capogruppo in Assemblea capitolina”, questa scelta era stata ricordata da Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, che durante il suo periodo da Vicepresidente della Camera, non aveva fatto uso di auto blu.
Ritornando a Roberto Fico, si ricorda che già quando era presidente della commissione Vigilanza Rai aveva rinuciato all’auto blu e ora, fino a quando le forme di protocollo e sicurezza lo consentiranno, sembra voler mantenere l’abitudine di utilizzare i mezzi pubblici per i propri spostamenti.
Sabato, dopo l’elezione a terza carica dello Stato, ha stupito tutti, sulla scia di quanto del resto già fatto nel 2013 da Laura Boldrini, la quale uscì da Montecitorio per recarsi a piedi al Quirinale a colloquio con Sergio Mattarella. Sergio Mattarella vive al Quirinale, ma il settimo Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, usava il Palazzo solamente come ufficio e, alla pari delle qui sopra citate figure, era solito recarsi in ufficio a piedi.
Nel 2017 il numero di auto blu registrate è diminuito di 774 unità, passando dalle 29.969 del 2016 alle 29.195 dell’anno scorso. Lo rivela un’indagine pubblicata dal Ministero della Pubblica Amministrazione, che ha elaborato i numeri messi a disposizione dal 68% degli enti pubblici (era il 59% l’anno scorso) presenti in Italia. Ciò significa che le auto blu diminuiscono nonostante la crescita delle amministrazioni coinvolte.
Del resto solamente passeggiando per le vie di Roma si può effettivamente scorgere le bellezze della città eterna.

Secolo Trentino