E’ ormai l’ultima promessa da lanciare prima delle elezioni provinciali, essenziali per la sopravvivenza dell’esecutivo a guida centrosinistra in Trentino: le Olimpiadi invernali. Il Presidente Ugo Rossi ha deciso di sostenere il progetto che vede le Dolomiti al centro di una candidatura comune con Veneto e Alto Adige.
Nell’incontro avvenuto ieri a Venezia assieme a Zaia e Kompatscher si è infatti discusso sull’ipotesi relativa all’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 ed è emersa una piena convergenza sulla candidatura, avanzata dal Veneto e sostenuta dal Trentino, per le Dolomiti Unesco, con Cortina città capofila.
Nell’incontro avvenuto ieri a Venezia assieme a Zaia e Kompatscher si è infatti discusso sull’ipotesi relativa all’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 ed è emersa una piena convergenza sulla candidatura, avanzata dal Veneto e sostenuta dal Trentino, per le Dolomiti Unesco, con Cortina città capofila.
Rossi e Kompatscher hanno confermato a Zaia l’interesse e la possibilità di mettere a disposizione impianti e strutture esistenti dei propri territori per ospitare il grande evento sportivo: anche l’utilizzabilità di tali risorse dovrà trovare compiuta valutazione nel dossier che dovrà accompagnare la candidatura.
I Giochi olimpici, hanno convenuto i tre presidenti, dovranno essere sostenibili anche da un punto di vista trasportistico e del rispetto ambientale e pertanto dovrà essere avviato un serio approfondimento in tal senso per quanto riguarda l’intera area delle Dolomiti Unesco, con particolare riferimento all’anello ferroviario delle Dolomiti.
Una scelta, quella di proporre lo svolgimento delle Olimpiadi Invernali anche in Trentino – Alto Adige, dettata dalla pubblicità dell’evento, sia in termini turistici che elettorali, e che ha portato il presidente Arno Kompatscher, leader in Alto Adige della SVP-PATT (ovvero lo stesso partito di Ugo Rossi n.d.r.) , a ritrattare la decisione di prendere le distanze dalla candidatura presa, qualche giorno fa, all’unanimità. “Finché il Comitato olimpico non cambierà il regolamento dei giochi non si potrà contare sull’Alto Adige”, recitava un messaggio che era già trapelato qualche giorno fa.
A opporsi una frangia all’interno della SVP in Alto Adige che è piuttosto preoccupata di quali reazioni possano suscitare simili proposte da parte del centrosinistra in Alto Adige sui cittadini. In Trentino la situazione è totalmente diversa anche perché l’elettorato è da sempre attento a proposte avveniristiche, sia che vengano poi realizzate che non. Per Ugo Rossi lanciare in campagna elettorale la proposta delle Olimpiadi sarebbe ideale per ritrovare consensi in valli quali quelle di Fassa, che a oggi sono di fatto vicine alla Senatrice Testor, e di Fiemme, dove vi è a Cavalese quell’ospedale tanto al centro di polemiche per il suo depotenziamento e che potrebbe con tale candidatura opportunisticamente essere rilanciato.
I Giochi olimpici, hanno convenuto i tre presidenti, dovranno essere sostenibili anche da un punto di vista trasportistico e del rispetto ambientale e pertanto dovrà essere avviato un serio approfondimento in tal senso per quanto riguarda l’intera area delle Dolomiti Unesco, con particolare riferimento all’anello ferroviario delle Dolomiti.
Una scelta, quella di proporre lo svolgimento delle Olimpiadi Invernali anche in Trentino – Alto Adige, dettata dalla pubblicità dell’evento, sia in termini turistici che elettorali, e che ha portato il presidente Arno Kompatscher, leader in Alto Adige della SVP-PATT (ovvero lo stesso partito di Ugo Rossi n.d.r.) , a ritrattare la decisione di prendere le distanze dalla candidatura presa, qualche giorno fa, all’unanimità. “Finché il Comitato olimpico non cambierà il regolamento dei giochi non si potrà contare sull’Alto Adige”, recitava un messaggio che era già trapelato qualche giorno fa.
A opporsi una frangia all’interno della SVP in Alto Adige che è piuttosto preoccupata di quali reazioni possano suscitare simili proposte da parte del centrosinistra in Alto Adige sui cittadini. In Trentino la situazione è totalmente diversa anche perché l’elettorato è da sempre attento a proposte avveniristiche, sia che vengano poi realizzate che non. Per Ugo Rossi lanciare in campagna elettorale la proposta delle Olimpiadi sarebbe ideale per ritrovare consensi in valli quali quelle di Fassa, che a oggi sono di fatto vicine alla Senatrice Testor, e di Fiemme, dove vi è a Cavalese quell’ospedale tanto al centro di polemiche per il suo depotenziamento e che potrebbe con tale candidatura opportunisticamente essere rilanciato.