Nell’incontro avvenuto ieri a Venezia assieme a Zaia e Kompatscher si era infatti discusso sull’ipotesi relativa all’organizzazione delle Olimpiadi del 2026 ed è emersa una piena convergenza sulla candidatura, avanzata dal Veneto e sostenuta dal Trentino, per le Dolomiti Unesco, con Cortina città capofila.
I governi delle due Provincie Autonome non hanno voluto accogliere i proclami lanciati da esponenti politici quali Alessandro Urzì, che avevano a lungo affermato la necessità di essere “portabandiera per un piano di investimenti capace di compenetrare virtuosamente esigenza di infrastrutture con i bisogni futuri del territorio ma non accettare la sfida significa mortificare il nostro territorio e i cittadini che avevano accarezzato l’idea di potere essere i padroni di casa dei giochi del ’26”.
Nei fatti una decisione che deluderà molti. Il Trentino sarà certamente coinvolto da Zaia nel progetto Olimpiadi, del resto il Governatore della Regione Veneto ha manifestato la sua disponibilità a coinvolgere tutte le Dolomiti, ma non sarà certamente capofila. Peccato, un’occasione sprecata.