“Mai mi sognerei di dare consigli politici al Presidente Rossi e ai rappresentanti trentini. Non l’ho fatto da parlamentare, non lo faccio ora. Non ne ho né le competenze (da buon altoatesino non capisco nulla di politica trentina) né l’autorevolezza, né la voglia. Il messaggio è semplicemente questo: la SVP rispetta di più chi le dice qualche no, e qualche no ogni tanto serve”, ha affermato Palermo che poi ha ricordato che l’eccesso di autoreferenzialità è dannoso, specie in un’epoca in cui tutto è connesso. “Trento da questo punto di vista ha carte assai migliori rispetto a Bolzano, essendo obbligata a operare in un contesto reticolare. La collaborazione con la SVP è indispensabile, per Trento come per Roma”, ha aggiunto Palermo.
Una risposta netta, quella data da Palermo, il quale si è ben voluto allontanare in questo modo dalle polemiche scaturite nella giornata di ieri e che avevano coinvolto alcuni esponenti politici ora presenti a Roma.