Politica locale

De Bertoldi: "Felicitazioni a Ugo Rossi per i valori della famiglia ritrovati"

“Mi felicito con il Presidente Rossi per la posizione assunta sul delicato e fondamentale tema della scuola, per il recupero dei valori fondamentali della famiglia e della genitorialitá”, sono queste le parole pronunciate dal Senatore de Bertoldi a seguito della presunta conversione del Presidente della Provincia Ugo Rossi ai valori della famiglia tradizionale, valori che sembrano esser tornati di moda dopo che gli elettori con il voto del 4 marzo hanno chiaramente criticato “la sinistra  che aveva minacciato e tentato di scardinare, per sostituirli con un astratto modello di società impersonale e indifferenziata”.
De Bertoldi è soddisfatto sul fatto che anche il Patt sia tornato alle proprie origini valoriali e politiche, cercando di risintonizzarsi col proprio elettorato tradizionale, che mai aveva digerito la deriva sinistrorsa.
“Al Centrodestra Autonomista ed a Fratelli d’Italia, – continua de Bertoldi – che da sempre incentra la propria azione politica sulla difesa della Famiglia Naturale, sul diritto fondamentale di ogni figlio ad avere un padre ed una madre e sulle politiche per la natalità, non può che far piacere questa svolta valoriale del Presidente Rossi e del partito autonomista apparsa oggi sui media, ed auspichiamo che sia un altro passo del percorso intrapreso per tornare nell’alveo dei valori culturali maggiormente propri”.
Intanto anche Emilio Giuliana è intervenuto sulla vicenda e ha affermato: “Posizioni di questo tipo lasciano pensare che l’attuale Governatore del Trentino stia prendendo in considerazione un passaggio di coalizione dall’attuale centro sinistra al centro destra. Non accadrà mai, perché Ugo un’ora dopo riceverebbe lo stesso trattamento riservato alla signora Zappini”.

Ugo Rossi si è detto d’accordo con Maurizio Fugatti che aveva protestato contro la sostituzione, sul libretto scolastico dell’Istituto Comprensivo Pergine 2, del termine «genitore» con quello più generico di «genitore». Non siamo proprio ai tempi in cui si sostituiva i termini mamma e papà con genitore 1 e genitore 2, ma quasi. All’istituto, dopo l’entrata in vigore delle norme in materia di unioni civili avevano pensato di usare la terminologia più neutra possibile per non offendere nessuno.
Secolo Trentino