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Casaggì: "Nessuno vuole ricordare come è morto Giovanni Gentile"

Come ogni anno i militanti di Casaggì Firenze si sono recati al Salviatino e hanno reso omaggio a Giovanni Gentile, assassinato a sangue freddo da un commando di partigiani gappisti il 15 aprile 1944.

“Nonostante l’importanza della sua figura per la cultura italiana tutta – e malgrado l’approvazione del Consiglio comunale – le Istituzioni locali si rifiutano di apporre una targa commemorativa sul luogo dell’omicidio, forse per l’imbarazzo che essa procurerebbe ai custodi della retorica resistenziale”, si legge in una nota diramata dall’associazione.
“Noi, come ogni anno, abbiamo portato il nostro contributo al ricordo: una locandina e una rosa rossa, affinché i fiorentini sappiano e vedano. Pretendiamo che questa storia, che molti vorrebbero omettere, diventi patrimonio della nostra Nazione e del nostro popolo, come già lo sono le intuizioni di questo gigante del pensiero”, hanno concluso così i militanti di Casaggì.
Secolo Trentino