E’ già pronto un esposto per omicidio alla procura di Roma da parte di varie associazioni che avevano difeso la vita del piccolo Alfie, il bambino italiano morto stamane su ordine di un tribunale britannico. “Secondo quanto comunicatoci attraverso Steadfast onlus ora i medici vogliono portarsi via anche il corpicino di Alfie. Tom si è chiuso nella stanza per impedire che si portino via il bambino e con esso le prove”, ad affermarlo il Senatore della Lega Simone Pillon che ha anche spiegato come sia morto il piccolo, ovvero dopo un trattamento praticato stanotte dai sanitari dell’ospedale di Liverpool.
“Il padre chiede verità. Stiamo presentando un esposto per omicidio alla procura di Roma. Vogliamo che la vicenda della morte di questo nostro concittadino sia pienamente chiarita. Perché non ci sia mai più un altro caso come questo”, ha aggiunto Simone Pillon che ha voluto ricordare a tutti che la legislazione italiana in merito all’eutanasia è diversa da quella britannica.
Varie personalità del centrodestra, la presidenza del Senato e il governo italiano sono stati grandemente disponibile per salvare il piccolo. Il ministro e i funzionari della Farnesina sono stati sempre pronti e collaborativi. “Il segretario del mio partito era pronto a venire con me a Liverpool. Abbiamo fatto tutto e stavamo per raggiungere il risultato. Per oggi avremmo ottenuto il passaporto italiano e un decreto del giudice tutelare per ordinare di riattaccare Alfie al respiratore. La corsa contro il tempo è stata interrotta pochi minuti fa dalla notizia che il piccolo angelo è volato in cielo. I medici e i giudici britannici interrompendo le cure vitali lo hanno condannato”, ha concluso Pillon.
Lorenzo Fontana, vicepresidente della Camera, ha voluto aggiungere: “Oggi è una giornata di lutto per tutta l’Europa che, dopo la morte di Alfie, deve interrogarsi con urgenza sulla pericolosa direzione che sta prendendo. Se vacilla la tenuta dei fondamenti su cui la nostra civiltà è nata – quali la cura e la difesa della vita – vacilla la nostra stessa civiltà. Che Alfie possa perdonarci per non aver fatto abbastanza. Un pensiero ai genitori e a chi, con loro, ha combattuto questa battaglia: il loro coraggio è e sarà sempre fonte di speranza in un mondo che sembra aver smarrito la bussola”.