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Storia di una congiura contro Biancofiore e di una lettera mai scritta

La testa di Michaela Biancofiore? Sembra una richiesta assurda, eppure qualcuno all’interno di Forza Italia del Trentino l’ha reclamata a gran voce a nientepopodimeno che al Presidente in persona Silvio Berlusconi.
A parlarne è Il Dolomiti in un articolo pubblicato venerdì mattina: secondo il quotidiano trentino, una fronda interna a FI Trentino avrebbe scritto una lettera destinata al capo supremo Berlusconi lamentando la gestione del partito in territorio trentino da parte della storica coordinatrice regionale Michaela Biancofiore. La sua colpa sarebbe quella di aver imposto di recente come coordinatore provinciale a Trento Maurizio Perego, che insieme all’On. Biancofiore diede inizio all’avventura forzista in Trentino-Alto Adige vent’anni fa, tuttavia portando al momento sulle spalle un procedimento giudiziario per bancarotta fraudolenta – assai indigesta ad alcuni membri del partito.
Sono riportati anche passi ben dettagliati di questa lettera, estremamente precisa nel chiedere ciò che chiede: “(…) una gestione del partito, posta in essere da Michaela Biancofiore, non improntata alla condivisione politica e alla doverosa attenzione nei confronti delle persone. Effetti che possono mutare in meglio risolvendo il problema alla fonte“, ossia rimuovendo Michaela Biancofiore dal suo ruolo di coordinatrice regionale.
Chi sono i firmatari della fantomatica lettera? Sostanzialmente saltano fuori quattro nomi: in primis, il vice coordinatore regionale con delega sul Trentino Giorgio Manuali che con la nomina di Perego si vede di fatto sottrarsi il suo ruolo all’interno del partito; poi c’è Manuela Bottamedi, entrata appena qualche mese fa in Forza Italia dopo essere passata dal M5S al Patt al Gruppo misto, lamentando la mancanza di una decisione di squadra nella nomina di Perego a fonte di un’imposizione calata dall’alto da Lady Biancofiore; si aggiungerebbe anche Giacomo Bezzi, spesso trovatosi in opposizione alle scelte prese dalla delfina di Berlusconi; infine l’ultima firmataria sarebbe la neo Senatrice eletta tra le fila di Forza Italia Donatella Conzatti.
Quest’ultima, in particolare, sarebbe in testa nella richiesta di decapitazione politica di Michaela Biancofiore nonostante sia stata candidata in Senato sotto il segno di Forza Italia  proprio da lei. E allora per quale motivo adesso le si rivolterebbe contro? Una teoria è che le brame della neo Senatrice non si fermino all’elezione a Roma ma che ora punti direttamente alla Presidenza della Provincia autonoma di Trento. Ipotesi da considerare, ma alcuni ambienti vicino a Forza Italia del Trentino aggiungono che, nel caso di scioglimento delle Camere e di ritorno al voto per i cittadini, Michaela Biancofiore non candiderebbe nuovamente la new entry Donatella Conzatti, la quale allora per essere riconfermata dovrebbe quindi scavalcare ed eliminare politicamente la pasionaria azzurra (“risolvendo il problema alla fonte“, appunto).
Nonostante l’articolo del Dolomiti sia dettagliato ed esaustivo, non viene riportata la lettera integrale indirizzata al Presidente Berlusconi, così in giornata la nostra redazione ha contattato la neo Senatrice per chiedere conferma. La sua risposta ci ha spiazzati: “Sto solo cercando di mediare posizioni distanti. Da Senatrice sono preoccupata per una situazione che ‘stressa’ il partito in un momento in cui la concentrazione deve essere tutta rivolta a vincere le elezioni di ottobre in Trentino con una coalizione di centrodestra civica e autonomista“, concludendo con un enigmatico: “Ad oggi non esiste nessuna lettera” negando quindi di fatto quanto scritto dal quotidiano trentino.
Le opzioni sono due: o Il Dolomiti si è inventato una storia di sana pianta (immaginandosi persino passi di una lettera mai scritta) oppure Donatella Conzatti ha deciso di fare dietrofront e non mettersi contro la coordinatrice Biancofiore. Ovviamente la prima ipotesi è da scartare: la fama del Dolomiti nell’accertarsi la veridicità delle sue fonti è nota all’opinione pubblica, tanto che nei mesi scorsi ha mosso un’encomiabile lotta alla produzione di fake news da parte di qualche giornale locale. Resta solo la seconda opzione, più plausibile: dopo tutto il rancore in Forza Italia è alto, tanto che il passionale Giorgio Manuali si è addirittura dimesso dal suo ruolo di vice coordinatore regionale dopo la nomina di Perego; si potrebbe essere allora indotti a pensare che si sia potuto raccogliere questo rancore portandolo direttamente sotto gli occhi di Silvio Berlusconi, tornando in seguito sui propri passi una volta resisi conto che Donna Biancofiore è in strettissimi rapporti da almeno due decenni col Cavaliere di Arcore e che lei sarà sempre protetta sotto la sua egida – mentre la neo Senatrice Conzatti è appena entrata sotto il nome di Forza Italia e, da quanto dichiarano fonti vicine al partito, non è nemmeno tesserata. Ma allora perché lasciar trapelare la notizia per poi tornare sui propri passi negando tutto?
Ovviamente queste sono solamente ipotesi speculative, la verità è in mano solo ai firmatari di questa lettera mai scritta. Ma in mezzo a tutta questa baraonda politica e a queste lotte intestine una singola ma autorevole voce si erge invitando tutti all’unitarietà, ossia quella del giovanissimo ex-coordinatore provinciale di Forza Italia Alessandro Bertoldi, che in merito alla vicenda dichiara:
Quale consulente politico non posso che consigliare agli amici del centrodestra autonomista trentino di presentarsi più uniti che mai alle elezioni di questo autunno e cogliere questa occasione, poiché la vittoria alle elezioni provinciali è alla portata. Credo in questo senso la formula che possa consentire al centrodestra di cogliere l’opportunità di vittoria non possa essere che quella di una coalizione che sostenga la candidatura naturale dell’On. Maurizio Fugatti (che proprio ieri ha ricevuto il beneplacito del Consiglio federale della Lega a Milano, ndr), che ha appena sconfitto sia il già per 15 anni Presidente della Provincia Lorenzo Dellai del centrosinistra sia Riccardo Fraccaro candidato dei 5 Stelle e deputato uscente. Ovviamente i partiti al loro interno fanno scelte sulla base di logiche talvolta diverse, ma senza dubbio in termini politico-elettorali non può che essere questa la strada migliore per tutti. Anche in Forza Italia sono certo che i vertici, nonostante le difficoltà interne che mi dolgono sebbene non mi stupiscano, alla fine sapranno ascoltare base ed eletti nel fare le scelte migliori, negli interessi del partito e dell’intero centrodestra autonomista trentino. So infatti per certo come a livello nazionale vi sia molto interesse per questa competizione, come per quanto riguarda l’espressione di un candidato di Forza Italia che sarebbe piuttosto visto di maggior interesse per la Presidenza della Regione Piemonte il prossimo anno piuttosto che per la Provincia di Trento che, visti i numeri, è logico spetti alla Lega. Le lotte intestine in Forza Italia non fanno bene e non fanno che sfiduciare gli elettori. È quindi opportuno che a indicare la linea politica dei partiti siano oggi le persone più rappresentative e soprattutto gli eletti più vicini al territorio e presenti, specialmente chi lavora con fedeltà e da tempo per il proprio partito. I cittadini hanno chiaramente dimostrato di non apprezzare più le scelte calate dall’alto, in particolare quando si rivelano divisive. Abbiamo appena avuto una settimana fa conferma di come il centrodestra autonomista quando si presenta unito, come in Friuli, vince e questo è il mio auspicio. Auguro buon lavoro a tutti!
Giuseppe Comper