In occasione dei dieci anni nell’edificio progettato da KSV Berlino, Museion si confronta con la vocazione che lo ha contraddistinto fin dall’inizio della sua storia, cioè stimolare il dialogo e l’incontrotra mondo nordico e mediterraneo.
In questo senso, Museion ha invitato dieci giovani curatori e curatrici a presentare un concetto di mostra per un “Padiglione Italia – Austria”, che rileggesse, in chiave contemporanea, la sua vocazione iniziale.
Vincitore della selezione è risultato il programma multidimensionale Somatechnics. Transparent travelers and obscure nobodies, a cura di Simone Frangi, che mette in dialogo posizioni di artiste e artisti che lavorano in Austria e in Italia e nei loro confini fisici, amministrativi e simbolici.
Esplorando il potenziale di diversi media artistici (pittura, installazione, ricerca sonica, pratiche video e pratiche performative), Somatechnics riunisce artisti e artiste che concepiscono la critica sia come un’attività clinica che come un’attività affermativa gioiosa, che mira a ristabilire un diritto all’opacità e che impiega l’affettività come risposta dinamica contro immaginari razziali e di genere egemonici.
La mostra inaugura alle ore 19 di giovedì 24 maggio – durante l’opening, alle ore 20 e 21, si svolge la performance dell’artista Mercedes Azpilicueta ye-gua-ye-ta-yu-ta (ore 20 e 21).
Artiste e artisti in mostra: Pauline Boudry e Renate Lorenz; Sophie Utikal; Ursula Mayer; Patrizio Di Massimo; Adelita Husni-Bey; Danilo Correale
Performance e Public Program: Mercedes Azpilicueta, Marissa Lôbo, Muna Mussie