“…Sostenere che “con la flat tax si va alla bancarotta” è un’affermazione apodittica e priva di qualunque fondamento. I Paesi infatti dove è stata di fatto già applicata dimostrano l’esatto contrario. Certe esternazioni di noti beneficiati della prima repubblica, nel tentativo di rilanciare l’immagine ormai compromessa di una sinistra abiurata dal Paese, non sono solamente ridicole, ma finanche dannose per l’immagine dell’Italia”, è questo quanto dichiarato dal Senatore Andrea de Bertoldi a seguito delle critiche rivolte da parte di alcuni ospiti del Festival dell’Economia alla Flat Tax.
Nella giornata di ieri è iniziata la 13° edizione del Festival dell’Economia di Trento, avente come tema il rapporto tra lavoro e tecnologia. All’inaugurazione della manifestazione anche quest’anno erano presenti Innocenzo Cipolletta, famoso economista, dirigente d’azienda e attuale presidente dell’Università degli Studi di Trento e Tito Boeri, direttore scientifico del festivale e presidente dell’INPS dal 2014.
Cipolletta durante il debutto ha rilasciato diverse dichiarazioni, toccando anche alcuni punti scottanti che stanno catalizzando l’attenzione mediatica in questi giorni. Interrogato sul programma del Festival si è così espresso: “L’argomento del Festival, lavoro e automazione, è collegato a quello che accade perché ci mostra che l’Italia è solo una parte del mondo e non delle più rilevanti. Siamo un Paese piccolo e indebitato, contiamo qualcosa se siamo in Europa e l’Europa conta qualcosa nel mondo se è unita. Alcuni politici invece vorrebbero rovesciare il tavolo internazionale per ottenere vantaggi”.
Proseguendo nel suo intervento Innocenzo Cipolletta ha espresso la sua opinione anche sull’alleanza Lega-M5S e sulla figura, ultimamente molto chiacchierata di Paolo Savona: “Di questa prospettiva a me preoccupa il programma più che i nomi. Con i 100 miliardi di euro di spesa pubblica in più che il programma prevede ci troveremo automaticamente in bancarotta e fuori dall’euro, con la conseguente perdita di valore di risparmi, salari, pensioni” (…) “Conosco bene Paolo Savona, è una persona che è nelle istituzioni da molto tempo. Non è una persona che rovescia le istituzioni, anche se può avere idee più o meno condivisibili. Sono molto più preoccupato della parte politica”.
Concludendo Cipolletta ha espresso i suoi dubbi circa la flat tax, il sistema fiscale non progressivo che dovrebbe rilanciare l’economia nostrana, definendola un’enorme bugia e dimostrandosi scettico di fronte ad una reale utilità di una tassa del genere.
Unendosi al coro degli scettici anche Tito Boeri, direttore scientifico del Festival, ha dichiarato:”Ciò che rende molto costoso questo stallo è la grandissima incertezza che ci circonda, un conto è fare promesse esagerate in campagna elettorale, un conto è ribadire le stesse promesse senza chiarire come possano essere tradotte in pratica da parte di chi ha la maggioranza per governare”.
Dimostrando inoltre tutte le sue perplessità circa il nuovo governo appena formato Boeri ha rincarato: “…c’è qualche preoccupazione che ci possano essere intenzioni di non rispettare gli impegni che il nostro governo, il settore pubblico ha preso non soltanto nei confronti degli investitori esteri ma dalle famiglie italiane. L’incertezza alla lunga è molto pericolosa”.
Sia Boeri che Cipolletta non hanno certo risparmiato le critiche intorno alla situazione economica e politica attuale, entrambi si sono espressi con biasimo sopratutto circa le riforme populiste che il nuovo governo si è prefisso di attuare. Dalle parole dei due economisti è emerso come entrambi considerino queste riforme molto pericolose e poco adatte ad essere applicate ad un sistema come quello nostrano.
Le dichiarazioni del Presidente dell’Università di Trento e del Direttore Scientifico del Festival hanno creato molto scalpore. Uno dei primi a rispondere è stato il senatore Andrea De Bertoldi (FDI) che ha prontamente risposto, da Commercialista rinomato a livello nazionale e internazionale, punto per punto alle precedenti esternazioni di Cipolletta: “Gli Italiani sapranno uscire dalle difficoltà economiche e sociali provocate dagli irresponsabili Governi di sinistra degli ultimi anni e dalle prevaricazioni dei burocrati stranieri, e potranno finalmente imboccare la via della ripresa, per la quale la rivoluzione della flat tax sarà uno dei punti di forza. Tale strumento sarà premiante, non certo perchè “i ricchi spenderanno di più” , ma poiché attireremo nel Paese maggiori ricchezze e più capitali d’investimento , che genereranno rispettivamente più consumi e maggiori utili erariali, a tutto beneficio del Pil e del Paese”
Congiuntamente a queste dichiarazioni De Bertoldi ha elogiato ancora una volta quell’Italia che non si arrende ad un sistema fiscale troppo spesso iniquo, quell’Italia che lavora e produce. Ribadendo come la flat tax non aiuterebbe solamente queste persone ad uscire dal periodo difficile, ma aiuterebbe sopratutto il fisco a rientrare in possesso di parte dei capitali che sono tutt’ora nascosti.