Ha creato molto scalpore la decisione del sindaco di Trento Alessandro Andreatta di concedere il patrocinio comunale alla manifestazione Dolomity Pride.
In merito alla questione Emilio Giuliana, attraverso l’associazione “Progetto Nazionale” ha dichiarato: “Tutto questo fa parte della nuova morale radical chic che ci vengono imposte dalle varie lobby, in primis economico e finanziare, volenterose di portarci in un futuro, a loro dire, “luminoso”. Noi, fortunatamente, più ci “impongono” brutalmente queste cosiddette norme progressiste, tanto più veementemente le contrastiamo. Lo facciamo anche ora, senza alcuna remora, a qualche giorno dall’inizio del Dolomiti Pride. Queste manifestazioni infatti, promosse dalle varie associazioni LGBT, vanno ben oltre la richiesta della parità di diritti per le persone omosessuali. Esse sembrano la continuazione dei tentativi di creare un “uomo nuovo” e una nuova società. Tale progetto vorrebbe l’uomo senza radici, patria ed affetti, consumatore di rapporti sessuali per puro godimento.”
Proseguendo nel comunicato ha rincarato: “Nella città che ha ospitato il Concilio di Trento, vedere sfilare omosessuali in atteggiamenti provocanti ed irrispettosi nei confronti della morale, lo riteniamo uno sfregio ai fedeli e alle varie comunità e congregazione religiose sparse per tutta la provincia, oltre che alla comunità trentina in generale. Un atto la cui la responsabilità, grave e pesantissima, è da attribuire al capo del Municipio di Trento, il primo cittadino Alessandro Andreatta, che oltre a professarsi cristiano, è un docente in una scuola cattolica trentina.”
Concludendo Emilio Giuliana si è dichiarato soddisfatto della nomina come Ministro della Famiglia di Lorenzo Fontana, aggiungendo come l’associazione “Progetto Nazionale” sia contraria allo svolgimento di manifestazioni come il Dolomiti Pride.