Nursing up per la sanità trentina intende riaffermare la necessità di valorizzare la professionalità e l’impegno dei professionisti infermieri e sanitari trentini e l’assestamento di bilancio attualmente in discussione rappresenta un’occasione per dare concrete risposte alle loro legittime aspirazioni ed alle sempre maggiori esigenze dei pazienti.
E’ ormai arcinoto che in Italia attualmente sono presenti 6 infermieri per 1000 abitanti, a fronte della media europea di 9 per 1000 e che nei prossimi anni molti medici che andranno in pensione non potranno essere sostituiti per l’inadeguata programmazione formativa universitaria, a fronte tra l’altro di pazienti sempre più anziani e con pluripatologie. Per garantire un adeguato livello di prestazioni sanitarie andranno pertanto potenziati gli organici infermieristici e dei professionisti sanitari di Azienda sanitaria e Apsp e non solo quelli del personale Oss (come preannunciato), a tal proposito non abbiamo letto nessuna dichiarazione da parte dell’assessore Zeni in merito! Occorre sottolineare il fatto che i nostri professionisti sono sempre più competenti e preparati, formandosi da anni in ambito universitario ora anche con master di specializzazione, lauree magistrali e dottorati di ricerca, questo grande potenziale di conoscenze/competenze deve essere ora “agito” a favore del cittadino e ci aspettiamo dalla politica trentina “investimenti” e “progettualità”che avrebbero sicuri risvolti positivi sulla qualità delle cure a favore dei cittadini/utenti.
Riteniamo positiva l’adozione della figura dell’ infermiere di comunità, annunciata dall’assessore Zeni, ma su questa importante tematica non c’è stato nessun tipo di confronto con il sindacato e non abbiamo potuto visionare nessun tipo di documento, di cosa stiamo parlando?
Abbiamo già chiesto in passato un confronto istituzionale, ora lo riteniamo assolutamente necessario, tramite un tavolo di confronto stabile in assessorato per le problematiche che riguardano i professionisti sanitari dei vari comparti.
L’assestamento di bilancio deve poi individuare adeguate risorse volte alla valorizzazione dei professioni sanitari del comparto (funzioni esperte, di coordinamento e specialistiche), a riconoscere economicamente anche il loro disagio (indennità turnistica, ecc..) e ad affrontare l’emergente problematica dell’invecchiamento della popolazione lavorativa (età media infermieri 51 anni), a fronte di carichi di lavoro sempre più elevati.
A tal proposito abbiamo già più volte evidenziato la totale inadeguatezza delle risorse economiche attualmente disponibili per la chiusura della contrattazione attualmente in essere, chiedendo ulteriori stanziamenti.
Riteniamo inoltre necessario in tavolo di contrattazione separato ed esclusivo per i professionisti sanitari del comparto, a livello regionale abbiamo già raccolto a sostegno di ciò 2400 firme!
Per noi resta fondamentale percorrere la strada dell’omogeneizzazione di trattamento con il comparto dei provinciali. Occorre farlo seriamente ed a 360 gradi e non solo per le figure di tipo amministrativo, ma ponendo prioritariamente ed al centro di tale “processo” il professionista sanitario e la sua valorizzazione. Per queste finalità sarà necessario stanziare ulteriori ed adeguate risorse economiche, a tal proposito anche il Consiglio della Provincia autonoma di Trento, con l’ordine del giorno del 21/12/2017 ha impegnato la Giunta provinciale a promuovere un processo di riconoscimento della pari dignità dei dipendenti del comparto sanità con i dipendenti provinciali.
Comunicato alla stampa di Cesare Hoffer, Nursing Up Trentino