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DL Dignità. De Bertoldi (FdI): "Esecutivo vuole imporre logiche da inizio '900"

“Il decreto dignità punisce le imprese. Con l’irrigidimento del mercato del lavoro, il nuovo esecutivo vuole imporre alle aziende logiche da inizio ‘900 che accrescono le difficoltà di occupazione nel nostro Paese”, ha affermato il Senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi, membro della Commissione finanze.
“La precarietà e la disoccupazione – afferma ancora de Bertoldi –  vanno affrontate con il taglio delle tasse, lo snellimento della burocrazia e l’adeguamento della giustizia agli standard di un paese civile, mentre la ricetta del nuovo Governo va in senso totalmente opposto.  La causalità nei contratti a termine servirà solo a far crescere il contenzioso.  Bisogna abbassare il costo del contratto a tempo indeterminato anziché aumentare il costo del contratto a tempo determinato e diminuire il cuneo fiscale per consentire alle imprese di essere competitive sul mercato.”
“Condivisibile la linea assunta nel Decreto dignità che non scoraggia in assoluto i contratti a termine, ma solo quelli di durata lunga, che più verosimilmente nascondono l’esigenza di contratti stabili.  Il reale problema infatti  è la durata delle transizioni da termine a tempo indeterminato”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl.
”Nutriamo tuttavia – continua Sbarra – forti perplessità. sull’estensione tout court al contratto di somministrazione di alcune discipline del contratto a termine, per le quali andrebbero previsti adattamenti in ragione della peculiarità di questo istituto, soprattutto chiarendo che i diversi limiti che vengono introdotti devono essere riferiti all’impresa utilizzatrice, non certo all’Agenzia di somministrazione. La somministrazione è una delle tipologie contrattuali da una parte più costose per le imprese, dall’altra maggiormente tutelate, al contrario delle false partite Iva, false cooperative e tirocini sottopagati che sono le vere cause della precarietà e che chiediamo al governo di affrontare”.

Secolo Trentino