La proposta del Ministro dell’Agricoltura Centinaio ha smosso il mondo politico trentino, con un duello che vede coinvolti da un lato Franco Panizza del PATT e dall’altro Andrea de Bertoldi, Senatore di Fratelli d’Italia.
“Nella nota di Fratelli d’Italia si legge sconcerto e preoccupazione per la minaccia di impugnazione delle leggi approvate nelle Province di Trento e Bolzano. Il PATT – ha dichiarato Panizza – non può che trovarsi d’accordo. Ci chiediamo, tuttavia, cosa pensi il senatore trentino de Bertoldi. Sarebbe bene infatti che esprimesse la sua posizione per far cambiare idea al Ministro Centinaio e al Ministro dell’Ambiente Costa“.
“De Bertoldi – continua Panizza – dovrebbe prendere spunto dai suoi colleghi che, pur rappresentando un partito nazionalista, hanno avuto il coraggio di schierarsi con chi la montagna la vive. Forse il senatore non voleva mettere in imbarazzo i suoi alleati del centrodestra trentino? Noi come PATT ci uniamo ai colleghi della SVP nel chiedere che venga avviato un confronto con il Ministero e si trovino soluzioni adeguate alla gestione dei lupi e degli orsi“.
Non si è fatta attendere la risposta di Andrea de Bertoldi, che ha respinto punto per punto le accuse del suo sfidante. Panizza era infatti candidato nel seggio uninominale di Trento, vinto a sorpresa dal candidato di Fratelli d’Italia. “Mi sento di poter rassicurare il già Senatore Panizza: egli probabilmente, forse seguendo meno i lavori rispetto a prima, non deve aver rilevato che ho presentato un DDL ad hoc insieme alle colleghe Donatella Conzatti ed Elena Testor“.
“Tale disegno di legge, che prevede appunto la delega alle Province Autonome sul controllo delle popolazioni faunistiche – continua il Senatore – è volto ad assicurare le competenze necessarie per una gestione locale della problematica. Le preoccupazioni di Panizza dovrebbero piuttosto essere rivolte ai suoi ‘quasi-ex’ alleati del Partito Democratico. Non solo non hanno sostenuto una candidatura per un altro mandato del presidente del PATT, ma hanno in aggiunta evitato di votare la legge provinciale in materia, approvata invece grazie al contributo dei consiglieri regionali del centrodestra“.
“Quando il centrodestra popolare autonomista sarà al governo anche in Trentino ad ottobre – ha concluso de Bertoldi – troveremo soluzioni a questo come anche ai problemi che il centrosinistra ha creato e non è stato in grado di risolvere in tanti anni di Governo. Problemi ben più gravi, che hanno già spinto i trentini a votare per il cambiamento alle elezioni politiche“.