“Rattrista sentire Roberto De Laurentiis parlare di ‘ipocrisia’ del centrodestra autonomista per giustificare il suo ennesimo colpo di teatro“. Questa è l’accusa scagliata da Claudio Cia, consigliere provinciale, verso il leader della lista TRE che nei giorni scorsi ha pesantemente accusato il centrodestra trentino.
“Vorrei ricordare – continua Cia – che non lo abbiamo cercato noi, ma è anzi partita da lui stesso la richiesta di aderire alla coalizione di centrodestra. Senza, tra l’altro, aver mai partecipato ai nostri incontri e alla stesura del programma. Forse la sua adesione si è arenata quando ha notato che sarebbe stato pesato dai cittadini al momento del voto e considerato alla pari di tutti noi, come tanti soldati alla guida di un solo generale che però non sarebbe stato lui. Troppo como entrare in caserma il primo giorno senza lo zaino ma già con i gradi“.
“Ho l’impressione che gli manchi la capacità di confrontarsi e di dialogare, basilari per chi voglia contribuire in una squadra: lui non è la particella di Dio da cui tutto trae origine” attacca ancora Cia, che va poi anche a colpire le scelte di De Laurentiis alle scorse provinciali: “Parla di ipocrisia del centrodestra autonomista, proprio lui che cinque anni fa ha fatto campagna elettorale per il centrosinistra chiedendo di votare per Ugo Rossi“.
“A differenza sua, Agire per il Trentino ha dimostrato che in politica la coerenza esiste ancora” prosegue il consigliere, difendendo la sua lista. “Fin dalla nostra nascita, siamo stati l’unico movimento territoriale e civico ad essersi sempre dichiarato e schierato con il centrodestra. Anche questa volta ci saremo, col centrodestra autonomista, per chiudere l’era della triade PD, PATT e UpT“.
“Se avessimo seguito l’esempio dello stratega De Laurentiis – conclude Cia – non solo non ci sarebbe un centrodestra autonomista politico in Consiglio provinciale, ma questo non esisterebbe proprio fisicamente, perché saremmo tutti passati al centrosinistra“.
“Vorrei ricordare – continua Cia – che non lo abbiamo cercato noi, ma è anzi partita da lui stesso la richiesta di aderire alla coalizione di centrodestra. Senza, tra l’altro, aver mai partecipato ai nostri incontri e alla stesura del programma. Forse la sua adesione si è arenata quando ha notato che sarebbe stato pesato dai cittadini al momento del voto e considerato alla pari di tutti noi, come tanti soldati alla guida di un solo generale che però non sarebbe stato lui. Troppo como entrare in caserma il primo giorno senza lo zaino ma già con i gradi“.
“Ho l’impressione che gli manchi la capacità di confrontarsi e di dialogare, basilari per chi voglia contribuire in una squadra: lui non è la particella di Dio da cui tutto trae origine” attacca ancora Cia, che va poi anche a colpire le scelte di De Laurentiis alle scorse provinciali: “Parla di ipocrisia del centrodestra autonomista, proprio lui che cinque anni fa ha fatto campagna elettorale per il centrosinistra chiedendo di votare per Ugo Rossi“.
“A differenza sua, Agire per il Trentino ha dimostrato che in politica la coerenza esiste ancora” prosegue il consigliere, difendendo la sua lista. “Fin dalla nostra nascita, siamo stati l’unico movimento territoriale e civico ad essersi sempre dichiarato e schierato con il centrodestra. Anche questa volta ci saremo, col centrodestra autonomista, per chiudere l’era della triade PD, PATT e UpT“.
“Se avessimo seguito l’esempio dello stratega De Laurentiis – conclude Cia – non solo non ci sarebbe un centrodestra autonomista politico in Consiglio provinciale, ma questo non esisterebbe proprio fisicamente, perché saremmo tutti passati al centrosinistra“.