Cultura, storia e una riflessione profonda e attuale sui significati della Grande Guerra, a cento anni di distanza dalla sua fine. È quanto propone il festival culturale “Altro tempo – la forza di rinascere”, la cui settima edizione debutta nella giornata di oggi nell’affascinante location delle trincee di San Lorenzo a Condino, nel comune di Borgo Chiese.
Ancora una volta per caratterizzare l’estate in Valle del Chiese a cura dell’area Cultura del Consorzio Turistico. Il progetto ha chiare declinazioni turistiche e l’ambizione di favorire la scoperta del territorio e dei luoghi con la conoscenza degli eventi storici che hanno segnato questa valle. Quest’anno si propone in due tappe, la seconda il 4 agosto ai forti dello Sbarramento di Lardaro.
Tra i fatti che hanno cambiato volto a questa valle, la Grande Guerra è stato forse quello con il maggiore impatto: a ciò si riferisce la declinazione “la forza di rinascere”, che rimanda alla situazione della valle del Chiese di 100 anni fa, quando la popolazione stremata dai lunghi anni di guerra e tornata alle proprie case dopo un forzato esodo, ebbe la forza di ripartire e ricostruire i paesi e le comunità. Ma vuole fare metaforicamente riferimento anche ai luoghi della Grande Guerra che a distanza di 100 anni hanno avuto la forza di “rinascere” e proporsi quali luoghi di aggregazione, cultura, eventi, mostre, grazie agli interventi di recupero promossi dalla Provincia autonoma di Trento e delle amministrazioni comunali coinvolte, con il coinvolgimento di enti e associazioni.
Il pomeriggio prevede un’escursione animata verso la piccola chiesetta di montagna di San Lorenzo (ritrovo alle 14 al bicigrill di Condino); l’escursione sarà animata dagli interventi musicali del Coro Azzurro di Strada ma anche dalle spiegazioni di Francesco Bologni, presidente dell’associazione Museo Grande Guerra in Valle del Chiese e dai racconti di Marco Quatrida, accompagnatore di territorio.
Giunti in loco sarà possibile ammirare alcune foto storiche, molte delle quali messe a disposizione da Ovidio Pellizzari, appassionato di storia locale e grande conoscitore della zona. A dare man forte all’organizzazione dell’evento vi saranno il gruppo Alpini di Condino con l’instancabile capogruppo Marco Bodio e l’amministrazione comunale di Borgo Chiese. Il pomeriggio si chiuderà con lo spettacolo teatrale “Il Deserto dei Tartari”, messo in scena da Trento Spettacoli.
La performance artistica – che si terrà alle ore 17 – è gratuita e aperta anche a chi non prenderà parte all’escursione: la vicenda narrata nel libro “Il Deserto dei Tartari” da Dino Buzzati si traduce in un intenso monologo in cui il tenente Drogo, protagonista del romanzo, si confronta con sé stesso, i suoi pensieri, i suoi desideri e le sue paure esistenziali. L’adattamento teatrale a cura di Maura Pettorruso è affidato all’interpretazione di Woody Neri, per la regia di Carmen Giordano.
“L’obiettivo di Altrotempo – spiega Daiana Cominotti, presidente del Consorzio turistico della Valle del Chiese – è quello di valorizzare alcuni dei più significativi luoghi della Grande Guerra in questo angolo di Trentino, con particolare attenzione per quelli oggetto di interventi conservativi e di restauro, potenziarne la conoscenza e promuoverli quali luoghi della memoria ma anche della cultura, oltre che il voler ricordare gli eventi legati alla Prima guerra mondiale”.
“Entrambi gli eventi di Altrotempo – spiega Maddalena Pellizzari, consulente del Consorzio turistico della Valle del Chiese per le iniziative culturali – chiudono idealmente il lungo percorso legato al centenario della Grande Guerra intrapreso dall’Ecomuseo prima e proseguito dal Consorzio turistico Valle del Chiese dopo la fusione dei due enti. Il progetto ha ricevuto il sostegno della Comunità di Valle delle Giudicarie e gode del supporto del Consorzio dei Comuni del Bim del Chiese.
Altrotempo vivrà poi una seconda intensa tappa ai forti dello Sbarramento di Lardaro nella giornata di sabato 4 agosto. L’evento clou si terrà a Forte Larino alle 17.30, dove è previsto l’intervento di Reinhold Messner e Lorenzo Cremonesi, inviato di Guerra del Corriere della Sera.