Sul caso Foa presidente Rai è intervenuto Claudio Borghi, deputato della Lega, che ha affermato: “Lo conosco personalmente, penso che sia la persona più esperta di giornalismo tra quelle che conosco –ha dichiarato Borghi-. E’ un gran signore, non può essere considerato secondo a nessuno per un incarico nel mondo dell’informazione. E’ stato mio collega a Il Giornale, trovo veramente sorprendente la posizione di Forza Italia. Capisco dire di no a Travaglio, ma non so con quali motivazioni si possa dire che non va bene uno che è stato caporedattore del tuo giornale. Sono stupito, pensavo che di fronte a un nome come Foa Forza Italia si togliesse il cappello. Ma evidentemente i meccanismi politici portano a questo”.
Borghi, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano ha poi affermato sul vertice Trump-Conte. “Come mi dicevano alcuni che magari non vedevano particolarmente di buon occhio la persona di Trump: come si fa a essere amici di una persona così? Io rispondevo: immaginate averlo come nemico! –ha affermato Borghi-. Penso che i rapporti di facciata con governanti di tutto il mondo ci siano sempre stati, però nello specifico una personalità come quella di Trump che non è molto incline al formalismo, penso che sia sincero nelle sue manifestazioni di simpatia. Quindi riuscire ad avere un rapporto personale, non mediato, con una potenza come gli Usa penso sia un modo per poter iniziare una buona politica estera. Tutti sono governanti pro-tempore, il governante pro-tempore incontra altri governanti pro-tempore che non si è scelto lui. Trovare quindi una simpatia o un’affinità con dei partner, meglio se importanti come in questo caso, alla fine potrebbe portare risultati molto validi. Ci accusano di essere filo-russi o putiniani? Non è una maledizione. Lo stesso Trump ha incontrato Putin e mi pare che l’incontro sia stato abbastanza positivo. Si tratta semplicemente di portare avanti una strategia mirata ai nostri interessi. Trump ha un po’ il chiodo fisso del deficit commerciale, lo ha anche ricordato per l’Italia, ma i toni sono stati molto diversi rispetto a quello che dice della Germania. Trump ha detto che l’Italia ha grandissimi prodotti e anche lui li usa personalmente. C’è tutta la differenza del mondo con quello che Trump dice della Germania, attribuendole un atteggiamento predatorio. Indubbiamente se vogliamo far presente i nostri interessi in Europa, essere totalmente da soli contro il blocco germanico non porta lontano, fare qualche alleanza all’interno dell’Europa è utile, ma avere un appoggio internazionale quale quello degli USA è fondamentale”.