Paolo Ghezzi, candidato presidente per il Trentino della coalizione per guidare il centrosinistra alle prossime elezioni provinciali, torna a far parlare di se. Questa volta per aver scritto, (chiedendo al segretario nazionale della Lega Trentino Mirko Bisesti di fargli da tramite), una lettera indirizzata al ministro Matteo Salvini. Poco prima che quest’ultimo giungesse a Pinzolo per la festa della Lega.
Una lettera alla quale, però, il segretario della Lega Trentino, Mirko Bisesti, ha risposto senza mezzi termini. Rispedendola al mittente.
“Egr. Dott. Paolo Ghezzi”, ha esordito Bisesti con una lettera di risposta al candidato Ghezzi, “rispondo alla sua richiesta di consegnare una lettera al Ministro Matteo Salvini volendo innanzitutto risponderle sul primo punto, ovvero sul concetto di autonomia per la Lega”.
“La Lega – ha ricordato Bisesti a Ghezzi – è un partito che basa la sua ideologia su una visione federale e autonomista del nostro Paese e che punta all’istituzione di autonomie simili a quella del nostro territorio anche in altre Regioni italiane”. “Noi della Lega Trentino – ci ha tenuto a ribadire – lo abbiamo varie volte affermato nel corso degli anni così come lo ha ricordato di recente anche il Segretario Federale Matteo Salvini (Segretario Federale giustappunto) e il sottoscritto (Segretario Nazionale giustappunto)”.
“Il falso leitmotiv sulla volontà da parte delle Lega e delle forze che sosterranno Fugatti di distruggere l’autonomia Trentina è stato ampiamente smentito dalla storia di cui Lei mi pare sia un cultore. Anzi – ricorda – mi pare siano state da sempre le forze del centrosinistra a volerla limitare”.
“Sono comunque con la presente lettera pubblica a comunicarLe la mia indisponibilità a consegnare la sua missiva a Matteo Salvini prima che riparta dal Trentino e credo che Lei già sappia bene i motivi”.
“L’accostare la Lega al nazifascismo – facendo riferimento ad alcuni accostamenti fatti da Ghezzi tra il nazifascismo e la Lega – e il non condannare certi atti compiuti da antagonisti contro i militanti e le sezioni del movimento di cui io sono Segretario nazionale mi pare un comportamento che mi impedisce soprattutto, per rispetto ai militanti e agli elettori della Lega, di eseguire la sua richiesta”.
Continuando: “Il rispetto nei confronti del prossimo e di una comunità politica è un valore fondante di un sistema civile”. “Qualora lei decidesse di ritirare pubblicamente certi suoi accostamenti fatti tra il nazifascismo e la Lega, sarò ben lieto di valutare la sua richiesta”, ha concluso infine il segretario della Lega Trentino nella nota.
Nota a cui Ghezzi, in un comunicato stampa di risposta al segretario della Lega, ha replicato nella giornata di oggi in questo modo:
“Signor segretario nazionale della Lega Trentino, innanzitutto grazie per la sua risposta, che non era scontata”. “Lei – afferma Ghezzi – continua però ad equivocare: invocando una sorta di Cln (Comitato di liberazione nazionale); io intendevo sollecitare la costituzione di un arco ampio di forze politiche di diverso colore e matrice diversa, non certo paragonare la Lega ai nazifascisti”.
“Come obiettore di coscienza nonviolento – ha ricordato Ghezzi – sono contrario all’uso delle armi per la risoluzione dei conflitti, e contrario a ogni forma di violenza, anche verbale”.
“Figuriamoci – ci ha tenuto dunque a sottolineare – se non disapprovo qualsiasi attentato contro qualsiasi forza politica“. “Come vede, dunque, non posso ritrattare ciò che non ho mai affermato. Peccato, però: sarei stato curioso di leggere le risposte del ministro. Auguri per la campagna elettorale“, ha infine concluso.