Oggi il Parlamento europeo voterà su cambiamenti alla legge sul diritto d’autore che detteranno le modalità di comunicazione nell’era digitale. Un argomento delicato, affrontato già nei scorsi mesi da wikipedia che aveva duramente criticato tale legge che nei fatti avrebbe danneggiato l’enciclopedia gratuita usata da milioni di utenti ogni giorno.
“Dopo quasi vent’anni – afferma wikipedia sul suo sito – dall’ultima riforma, l’Europa ha la rara opportunità di correggere il diritto d’autore adottando norme che non riflettano quella visione di creazione unilaterale attualmente incarnata nelle leggi europee, ma piuttosto il modo in cui oggi le persone creano e condividono online. Wikimedia auspica una legge che salvaguardi il pubblico dominio e che non obblighi a prefiltrare inefficacemente i contenuti.
In ballo comunque vi sono anche i miliardi di euro di diritti d’autore tra artisti, musicisti, giornalisti ed editori da una parte, e le grandi piattaforme monopoliste dall’altra, da YouTube a Facebook. In mezzo, chiamati a decidere sulle sorti dell’evoluzione del web, ma anche dell’editoria e dell’industria culturale, gli eurodeputati, strattonati da una parte e dall’altra sino all’ultimo dalle lobby, che mai come in questo caso hanno esercitato pressioni fortissime.
Oggi sostanzialmente si dovrà decidere tra tre possibili ipotesi. Una è quella di approvare la proposta dell’eurodeputato Axel Voss che è, sostanzialmente, quella bocciata a luglio con qualche minima modifica.
In alternativa il Parlamento Europeo potrà appoggiare l’ipotesi dei Verdi europei e dei più integralisti bocciando radicalmente gli articoli della discordia. Infine l’ultima ipotesi prevede la possibilità di votare per gli emendamenti presentati da una coalizione ampia di parlamentari di vari schieramenti che si pongono come obiettivo quello di non imporre norme di censura, ma di attuare tutta una serie di strumenti che vigileranno sul diritto di parola di 500 milioni di cittadini europei e di miliardi di utenti del web in tutto il mondo.
A essere comunque danneggiato dalla legge uno dei principi cardini di internet: la libertà di condivisione delle informazioni. Una libertà sacrosanta e che ora rischia di essere seriamente limitata.