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Mentana: "Un mio arrivo al TG1? Per fortuna hanno scelto persone migliori di me"

Enrico Mentana è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino.
Il direttore del telegiornale di La 7 ha parlato della sua prima maratona televisiva: “La prima #MaratonaMentana della storia fu del tutto casuale. Era il 1981. Ci doveva essere una esplosione guidata per veicolare la lava dell’Etna ed evitare che andasse a colpire i paesi vicino al vulcano. L’attesa si allungò e diventò un tormentone. Si arrivò alla notte, nel telegiornale che conducevo io. L’esplosione avvenne verso le 4.40 del mattino, i lavori di preparazione durarono circa 5 ore, dovetti fare questa lunga e inattesa maratona. In realtà l’attesa di un evento è l’evento stesso. Si segue una cosa per seguire un tormentone, magari c’è chi guarda la maratona post elezioni e non è nemmeno andato a votare. Una sorta di rave party. A me fare le maratone piace, è più facile farle che doverle vedere”.
Sulla situazione politica: “Manovra e DEF saranno un bel banco di prova per il Governo. Anche se sulla carta il consenso popolare è talmente ampio che non si dilapida in poco tempo. E’ chiaro che se tu prometti ai tuoi figli in caso di promozione a uno di prendergli il motoscafo e all’altro di comprargli un elicottero, poi devi fare anche i conti con quanto hai da parte. Il Movimento Cinque Stelle? Quando arrivano le elezioni si scopre che ha un consenso superiore rispetto a quello rivelato. Certo, la forza in parallelo della Lega potenzialmente è più ampia, perché dall’alleanza di centrodestra si può arare un campo più vasto. Comunque, la cosa più probabile è che per cinque anni non ci saranno elezioni politiche”.
Sulla Rai e su un suo eventuale ritorno: “Io sono il direttore di un telegiornale concorrente della Rai. Sono un giocatore, non parlo mai degli altri giocatori, non sono un arbitro né il commissario tecnico. Salini, il nuovo AD, è stato il direttore de La 7, lo conosco bene, è una persona perbene. Le voci su un mio arrivo alla direzione del TG 1? A me effettivamente è stato molte volte chiesto di andare a dirigere il Tg 1, poi fortunatamente hanno scelto persone migliori di me ed io mi sono reso indisponibile. Io faccio un’altra cosa, faccio un telegiornale che è una cosa diversa dal Tg 1. Già il Tg 5 era una cosa diversa dal Tg 1. Io faccio il mio, faccio questo lavoro, ho scommesso su un tg nuovo che era quello di canale 5 e l’ho fatto di nuovo su un telegiornale che non era al centro della scena. Porto avanti il mio lavoro”.
 

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