Misure per combattere in qualsiasi modo il terrorismo che si affaccia anche sui monti trentino: è questo il messaggio rassicurante lanciato da Mirko Bisesti, Consigliere della Lega e Segretario Nazionale.
Dopo la conferma della sentenza da parte della Cassazione dei quattro jihadisti, arrestati nell’autunno del 2015 durante una retata a Merano, ora dalle motivazioni della sentenza depositata emerge che “il gruppo era pronto ad agire”.
Bisesti ha voluto ringraziare il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine e alle autorità giudiziarie che hanno individuato e colpito questa cellula. “Seguendo gli ultimi fatti di cronaca, il rischio jihadismo é ormai presente anche nel nostro territorio: basarsi sulla semplice fiducia, per noi della Lega, non è sufficiente. Basti pensare alle dinamiche degli attentati avvenuti negli scorsi anni in Europa, a causa del fondamentalismo, per rendersi conto di quanto la prevenzione sia oggi più che mai essenziale. E quei fatti che sono nei cuori di tutti, io li ho vissuti in prima persona. Anche in Trentino sono stati installati i Jersey, i pezzi di cemento messi lì per evitare che qualche pazzo compia un attentato ma come Giunta, ci impegneremo a trovare anche altri metodi più incisivi, tesi a evitare tristi pagine della storia europea”, ha affermato Bisesti.
Bisesti ritiene che non si può liquidare il rischio terrorismo semplicemente affermando che “in Trentino non possano accadere queste cose”, ma ogni luogo “oggi necessita di maggiore sicurezza e prevenzione. Nessuno ha voglia di creare allarmismi, ma occorre evitare che fatti simili possano accadere anche da noi. Sarà dunque nostro compito attivarci per garantire la maggior sicurezza possibile alle famiglie trentine”.