Alex Bertani, neo direttore dell’amatissimo settimanale Topolino, in prossimità del 90°anniversario della nascita del famosissimo topo è stato intervistato dai microfoni di Andrea Lupoli, Camilla Vitanza e Piercarlo Fabi all’interno del programma “Gli Acchiappafantasy” su Radio Cusano Campus.
Bertani ha voluto iniziare l’intervista parlando del prossimo numero in edicola (quello che celebrerà i 90 anni del topo più famoso dei fumetti) dichiarando: “Questo numero è ricco e incentrato sul personaggio di Topolino fin dal suo esordio, con storie degli anni ’30. Infatti, abbiamo utilizzato il formato della Ma sono presenti anche nuove storie. Ci sono dei grandi nomi dietro a questa copertina e all’interno del numero sono presenti moltissimi omaggi ai tanti nomi del fumetto, come ad esempio Cavazzano, Mastantuono e Tito Faraci. Abbiamo recuperato le storie che hanno appassionato i lettori e le abbiamo riproposte.”
Proseguendo il neo direttore ha spiegato le ragioni dell’interruzione dell’amatissima collana noir Mickey Mouse Mistery, aggiungendo: “La collana di Mickey Mouse Mistery era editata direttamente da Disney Italia e risale ad un periodo in cui si cercava di dare un taglio più adulto alle storie. Anche ‘PK’ risale a quel periodo. A differenza di Mickey Mistery, PK ha avuto più fortuna. Non è un progetto che abbiamo abbandonato però. Infatti l’anno prossimo corre il ventennale da quella pubblicazione e noi di Panini stiamo lavorando ad una sorpresa per tutti i nostalgici di quella collana. Ci sarà una sorpresa nel 2019 per tutti i fan di Mickey Mistery.”
Concludendo l’intervista Alex Bertani si è lasciato andare ad un ricordo su Stan Lee, padre dei supereroi Marvel, asserendo: “Stan Lee ha fatto fare un balzo all’industria del fumetto americana, non solamente dal punto di vista economico ma anche dal punto contenutistico. E’ stato il primo a umanizzare il supereroe. Stan Lee ha reso possibile l’identificazione tra il lettore e il supereroe. Prima di lui i supereroi erano invincibili e inarrivabili. A lui si deve la dicitura ‘supereroe con super problemi’ che sta ad indicare una nuova caratterizzazione psicologica dei personaggi. I suoi supereroi incarnavano i dubbi e le problematicità dell’uomo della strada. Questa fu una rivoluzione copernicana nel mondo fumettistico. Stan Lee avrà sempre un ruolo di primissimo ordine nella storia del fumetto mondiale. Senza di lui non avremmo avuto ‘Watchmen’.”