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Fornero: "Quando si è carichi di debiti bisogna avere responsabilità e Governo ha dimostrato di non averne."

Elsa Fornero, ex ministro del lavoro e delle politiche sociali sotto il Governo Monti, è stata intervistata dai microfoni di Rai Radio2 nel corso della trasmissione radiofonica “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

L’ex Ministro Fornero ha iniziato l’intervista commentando la recente bocciature dell’UE verso la manovra presentata dal Governo italiano: “Che idea mi sono fatta? E’ un po’ la logica conclusione del braccio di ferro che non si capisce neanche bene quali motivazioni abbia e i cui costi per altro ricadranno sugli italiani a dispetto del fatto che si dica che tutte le componenti di questa manovra sono indirizzate al benessere degli italiani. Non è così, quando si è carichi di debiti bisogna avere senso di responsabilità e questo Governo ha dimostrato di non averne molto.

Proseguendo Elsa Fornero ha commentato nello specifico l’operato dell’UE, aggiungendo: “Pregiudizi da parte della Commissione Europea? Se ogni volta che qualcuno dice qualcosa si sente rispondere ‘me ne frego’ si domanda ovviamente con chi abbia a che fare. E poi parlano i numeri. Il nostro debito è già molto alto, chi è chiamato ad esprimere un giudizio non può far finta di niente. Nella manovra ci sono promesse di una redistribuzione di soldi che altri dovranno versare e pagare. Non c’è consistenza né logica né politica. Se tutti ti dicono che si sta sbagliando, alla fine devi anche pensare che sia così. A meno che i nostri politici non vogliano far credere agli italiani una cosa, come se fossero un po’ sciocchi, e poi dirne all’Europa un’altra. Abbiamo già visto grandi bugie, bugie smentite il giorno dopo, litigi. C’è un problema di coerenza tra le aspettative di chi ha votato Lega e le aspettative di chi ha votato Cinque Stelle. L’inconsistenza e l’incoerenza della manovra è totale”. 

Successivamente Elsa Fornero è intervenuta anche sul delicato tema delle pensioni, concludendo: “Le cose dette sono molto lontane da quelle, per ora,fatte. Di riforma scritta non ce n’è. C’è solo un annuncio su quota 100 e ci sono delle risorse accantonate, che però non sono accantonate. Viene il dubbio che questa uscita con quota 100 sia solo per l’anno prossimo, perché se poi valesse anche per chi raggiungerà quota 100 negli anni a venire, non ci sarebbe copertura. C’è oggi di molto detto, niente di realizzato e una seria possibilità che venga realizzato molto molto poco. I sacrifici fatti dagli italiani in questi anni rischiano di essere buttati tutti alle ortiche“.

Secolo Trentino