Dei 474 candidati e candidate (per le discipline di tiro, teoria o entrambe le specialità) sono stati 274 quelli che si sono presentati a maggio e a ottobre alle due sessioni dell’esame di teoria di caccia. In 75 hanno concluso il corso per neo-cacciatori e 92 il tirocinio di pratica venatoria.
“La caccia è una pratica legata anche alla cultura locale” sostiene Mario Broll, direttore del Servizio forestale provinciale. “Nell’esercizio della caccia sono molto presenti anche valori forti“. Andreas Agreiter, Presidente della commissione esaminatrice e Vice-direttore dell’Ufficio Caccia e Pesca ha dichiarato che negli ultimi 5 anni ci sono stati 1.145 candidati all’abilitazione per la caccia, con un tasso di successo del 69%, con picchi del 75% nella prova di tiro.
Attualmente in Alto Adige sono presenti complessivamente 6.011 cacciatori e cacciatrici. Nel 2017 erano 6.024. Negli anni il numero di cacciatrici in Alto Adige si è ampliato moltissimo. Nel 1990 le cacciatrici erano ancora solo 55, mentre quest’anno hanno raggiunto quota 339 rispetto alle 330 dell’anno scorso. Nel 2013 per la prima volta il numero di cacciatrici ha raggiunto quota 300. Chi vuole praticare la caccia in Alto Adige deve essere in possesso di un certificato di abilitazione all’esercizio venatorio, che viene rilasciato dopo il superamento di un esame di teoria scritto e orale riguardante la fauna selvatica, l’ecologia, il diritto venatorio, il funzionamento delle armi, la tutela ambientale e le norme della caccia nonché un esame pratico di tiro.
Per ottenere il certificato di abilitazione all’esercizio venatorio il candidato deve inoltre partecipare a un tirocinio di pratica venatoria o un corso per neo-cacciatori, nonché a un corso di primo soccorso della durata minima di 4 ore. Il diritto di esercitare la caccia è legato alla residenza del cacciatore entro il territorio di caccia, così che a ciascun residente dell’Alto Adige è potenzialmente consentita la caccia all’interno del territorio provinciale, previo il superamento degli esami necessari e la presentazione dei documenti obbligatori quali la licenza di caccia, un’assicurazione e l’autorizzazione alla caccia.
Dei circa 7.400 chilometri quadrati di superficie provinciale quasi 6.100 sono territorio di caccia. La gran parte delle aree cacciabili si distribuisce in 145 riserve di caccia. Le 51 riserve di caccia private occupano 100 chilometri quadrati, pari a meno del 2% dell’intero territorio cacciabile. Nel Parco nazionale dello Stelvio la caccia è invece vietata, così come all’interno dei biotopi protetti di piccole dimensioni.