È intervenuto nelle ultime ore Blocco Studentesco a seguito delle accuse contenute in un’interrogazione di un consigliere provinciale della lista di sinistra Futura 2018 in cui si chiedeva informazioni sulla pubblicazione di alcuni manifesti al di fuori di un istituto scolastico.
“Questa interrogazione – afferma Blocco Studentesco in una nota – ci fa innanzitutto sorridere, infatti, i nostri manifesti sono stati accusati di razzismo, sessismo e di discriminazione; tutti messaggi che i nostri manifesti non contengono assolutamente come si può verificare sulla nostra pagina Facebook. Un’interrogazione che ovviamente proviene da una persona di una determinata parte politica, che pare non aver di meglio da fare che accusare ingiustamente un’associazione studentesca che é sempre stata fin dalla sua nascita punto di riferimento per centinaia di studenti trentini, anziché dedicarsi alla pensione”.
Per questo motivo Blocco Studentesco rimanda a Futura2018 le accuse presentate, affermando che “i nostri manifesti, come visibile a tutti coloro che sono dotati di un quoziente intellettivo superiore a quello della Sig.ra Coppola, contengono solo proposte per migliorare le vita scolastica degli studenti”.
Blocco Studentesco ha voluto poi ricordare che “i nostri manifesti vengono affissi anche nelle altre scuole trentine, come il Galilei, il da Vinci, l’ENAIP, il Rosmini e le ITI: tutti istituti dove vi é la presenza dei nostri militanti e simpatizzanti e dove questi operano quotidianamente a fianco degli studenti contro problemi quotidiani come: il libro elettronico, il contribuito volontario, l’edilizia scolastica e l’alternanza scuola – lavoro”.