Brutta esperienza per 50 militanti della Lega che ieri sera a Zero Branco, in Provincia di Treviso, sono stati colti da intossicazione alimentare dopo la festa del partito, in concomitanza con la sagra del radicchio, prodotto tipico del luogo.
L’evento ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche e sospetti, dal momento che alla sagra del radicchio erano presenti anche persone non leghiste che non hanno manifestato alcun problema. Marisa Berto, Presidente della Pro Loco locale ha respinto le accuse: “Dalle verifiche interne non è emersa alcuna anomalia. I piatti sono stati portati direttamente nelle tavole e nessuno non autorizzato può entrare nelle cucine. I motivi delle intossicazioni vanno cercati altrove“.
Anche il Presidente della Provincia Stefano Marcon è stato colpito dall’intossicazione: “Non escludo che qualcuno abbia voluto farci uno scherzo, ma resto un benpensante e non voglio farmi sfiorare dall’idea che qualcuno abbia voluto fare questo volontariamente“.
Molte le personalità provinciali e regionali presenti, tra cui l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato. “Questo episodio è stato molto spiacevole” ha commentato Roberto Moretto, riferimento locale della Lega.
Se gli accertamenti non hanno portato a nessuna accusa di un potenziale “attentato” – per così dire – certo si deve pensare che non ci sia il dolo in questa situazione. Tuttavia è strano che solo i partecipanti leghisti si siano sentiti male. Il mistero rimane, nonostante le rassicurazioni della Pro Loco.