“Concordo pienamente con l’idea di trasformare il Cinformi in una struttura che aiuti i trentini. Si dovrà indubbiamente razionalizzare la struttura, ma il suo know how è interessante. Sono sicuro che la Giunta saprà come muoversi a riguardo”.
È questo quanto dichiarato in una nota dal Consigliere provinciale della Lega Trentino Denis Paoli in risposta alle dichiarazioni di Cgil, Cisl e Uil del Trentino che hanno bocciano l’idea di destinare il Cinformi al sostegno dei soli trentini. “Il Trentino ha bisogno di potenziare i servizi per l’impiego, a vantaggio di tutti”, hanno dichiarato i segretari generali Franco Ianeselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Walter Alotti (Uil).
“Potenziare i centri per l’impiego aumentandone la dotazione di risorse umane e la professionalità è una priorità che il sindacato sostiene da anni. Quindi ben venga se la nuova giunta provinciale decide di muoversi in questa direzione, a vantaggio di tutti coloro che devono inserirsi sul mercato del lavoro, senza creare inutili duplicazioni e valorizzando, invece, la regia di Agenzia del Lavoro”, continuano i sindacati in una nota unitaria.
“Che si decida di destinare il Cinformi, rovesciandone gli obiettivi, all’inserimento lavorativo dei soli trentini – proseguono i sindacati – è una proposta surreale e discriminatoria. Perché escluderebbe gli immigrati dalle politiche del lavoro. Si dimentica inoltre che gli stranieri non sono solo i richiedenti asilo, ci sono migliaia e migliaia di lavoratori, ci sono molti immigrati di seconda generazione che vivono da anni sul nostro territorio e che sono parte della nostra comunità. Senza mai dimenticare che sono le nostre imprese e le nostre famiglie ad avere bisogno di lavoratori e lavoratrici immigrate”.