L’alleanza di Governo tra la Lega e il Movimento 5 Stelle sta cominciando ad accusare i primi colpi. Scricchiolii dovuti alla gestione dei migranti, bisticci sul Reddito di Cittadinanza, incomprensioni soprattutto tra i due elettorati.
Ma anche in Trentino, dove Lega e Movimento 5 Stelle corrono separati (quest’ultimo è all’opposizione), la situazione non sembra essere migliore.
Dopotutto si sa: la Provincia Autonoma di Trento, storico feudo del centrosinistra italiano, ha infatti cambiato “colore” politico nello scorso autunno, finendo in mano leghista. Eppure, con la benedizione nazionale, si pensava ad una Lega al governo della provincia con un’opposizione costruttiva da parte del Movimento 5 Stelle, guidato dal Consigliere Provinciale Filippo Degasperi, personaggio gradito in modo trasversale anche dal mondo del centrodestra.
Invece, salvo qualche tentativo di dialogo di alcuni consiglieri, il capogruppo provinciale sembra muoversi spesso in direzione – per citare De André – “ostinata e contraria” rispetto alle istanze della Giunta Fugatti.
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Andando con ordine, già prima dell’inizio dell’anno, la querelle sulla canzone “Altalena” aveva spinto l’Assessore provinciale alla Scuola – il Segretario Nazionale della Lega Trentino Mirko Bisesti – ad “investigare” sulle modalità in cui l’Istituto Comprensivo Trento 6 si era mosso per presentare questo progetto musicale.
Subito però, attraverso una nota stampa, era trapelato lo scetticismo in merito all’intervento dell’Assessore direttamente dal Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale di Trento, Andrea Maschio, definendosi, parafrasando, preoccupato per il tentativo di repressione della divulgazione della canzone (che invece in quei giorni era già stata lanciata su tutti i media nazionali come Casus Belli).
Poco tempo dopo non si era fatto mancare anche l’intervenuto da parte di Degasperi, che affermava: “Le dichiarazioni di Bisesti fanno ghiacciare il sangue. Per tutta la campagna hanno detto di voler dare maggior autonomia alle scuole e che avrebbero voluto introdurre il sovrintendente scolastico. Adesso ci troviamo con un Assessore che indaga su un’iniziativa promossa da una scuola. Mi domando dove sia il cambiamento: nemmeno sotto il centrosinistra abbiamo vissuto cose di questo genere“.
Parole, quelle del Consigliere Provinciale, arrivate nella stessa giornata di quelle espresse anche contro l’Assessore provinciale alla Salute, la leghista Stefania Segnana.
Per non parlare poi delle perplessità rivolte a Maurizio Fugatti, ex-Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute poi eletto Presidente della Provincia: “Voglio ricordare che nella relazione programmatica di Fugatti non c’è nemmeno una riga dedicata alla medicina territoriale. Vi spiego come mai: perché non ci sono idee diverse da quelle fallimentari del Centrosinistra“.
Infine, dulcis in fundo, erano giunte le preoccupazioni del gruppo consiliare comunale dei 5 Stelle, capeggiato da Andrea Maschio (che già aveva espresso posizioni scettiche con la vicenda degli ermafroditi). “Siamo molto preoccupati in merito alla gestione dei richiedenti asilo. Un conto è la presa di forza in merito agli sbarchi e alla pretesa di avere una suddivisione delle destinazioni europee prima dello stesso sbarco, un altro è abbandonare la gestione di chi è in Italia” hanno dichiarato i consiglieri.
“Le conseguenze di queste politiche non potranno che essere quelle di aumentare l’insicurezza nella città. Chiediamo a gran voce anche al Movimento 5 Stelle nazionale che ci aiuti in questo” aggiungono i pentastellati trentini.
“È curioso osservare come il M5S locale oscilli tra posizioni totalmente divergenti. Siamo curiosi di sapere quale sia l’esatta posizione del M5S a livello locale in merito a un tema importante come la sicurezza“, ha dichiarato con un comunicato il Gruppo consiliare provinciale della Lega.
“Questa ambiguità che sta contraddistinguendo una corrente del Movimento in Trentino non dovrebbe fare molto piacere a Luigi Di Maio, alleato di governo a Roma del nostro segretario Matteo Salvini” continua il comunicato. “Siamo ben consci che il contratto di Governo non si applica anche a livello locale, ma ci stupiamo ogni giorno di scoprire che ci vengono mosse dai 5 Stelle critiche che nemmeno la sinistra potrebbe pensare“.
“Il Movimento 5 Stelle poi ci sorprende: afferma di voler riqualificare le aree e poi critica il Decreto Sicurezza, muove critiche alla Lega dicendo di non occuparsi di sicurezza ma ciò che stiamo facendo veramente noi della Lega a livello locale per garantire maggiore sicurezza li smentisce puntualmente” affermano i leghisti.
“Speriamo che all’interno del M5S Trentino ci sia qualcuno che sappia guardare le cose con lucidità e che non si limiti a rendere il tutto una mera e inutile critica a persone che cercano di aiutare con il cuore tanti trentini e tanti italiani” conclude il comunicato della Lega.