Attualità Politica

Lupi. Lega presenta proposta di legge per conferire maggiore autonomia alle regioni

Nella mattinata odierna la Lega ha presentato una proposta di legge firmata da Diego Binelli, Vanessa Cattoi, Germano Racchella, Dimitri Coin e Silvia Covolo, in merito alle problematiche create da lupi e orsi sul territorio alpino.

Contestualmente i deputati della Lega hanno dichiarato: “Non ci sono dubbi e non c’è più tempo da perdere: i lupi e gli orsi rappresentano un serio problema per l’agricoltura, l’allevamento e soprattutto per la sicurezza pubblica della popolazione. Per questo motivo, questa mattina, abbiamo depositato una Proposta di legge per rispondere alle esigenze delle Regioni alpine, riunitesi in un tavolo di lavoro lo scorso martedì (29 gennaio) a Trento, che si sono dette disposte ad attuare direttamente tutte le azioni necessarie per gestire il problema”.

Entrando nello specifico della Proposta di legge i deputati hanno aggiunto: “Questa Pdl ci riporta inevitabilmente ad episodi, purtroppo troppo frequenti, di aggressioni da parte di lupi e orsi non solo ad animali di allevamento o domestici, ma persino a cittadini delle comunità montane. Per tutelare quindi non solo gli allevatori e gli agricoltori ma anche la nostra gente e garantire un sereno svolgimento delle attività giornaliere e tradizionali della popolazione locale e contrastare lo spopolamento delle valli tutelando le attività montane, è necessario porre fine a questa “confusa gestione” e conferire autonomia alle Regioni”.

Infine concludendo il loro intervento Binelli, Cattoi, Racchella, Coin e Covolo hanno ribadito: “Un atto quindi necessario e dovuto: attraverso questa Pdl, finalmente, a Regioni come Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Trentino, Valle D’Aosta e alle province autonome di Trento e Bolzano verrà garantita la gestione, la salvaguardia e il monitoraggio dello stato di conservazione dei grandi carnivori, e dei relativi habitat di interesse comunitario. Nello specifico potranno: effettuare un puntuale censimento dei grandi carnivori presenti sul proprio territorio, anche in accordo con le regioni confinanti individuando il lupo autoctono e quelli che invece risultano poi essere dei canidi; predisporre una relazione tecnico scientifica atta a definire i livelli minimi di presenza dei grandi carnivori, necessari alla salvaguardia delle specie, come stabilito dalle direttive europee; redigere un’accurata analisi atta a definire il piano d’intervento per il contenimento del numero di esemplari presenti sui rispettivi territori, utilizzando anche la pratica di sterilizzazione di parte di questi oppure attuando il prelievo forzoso con messa in cattività; individuare quali siano i casi in cui si possa provvedere all’abbattimento dei singoli esemplari ritenuti pericolosi per l’incolumità pubblica”.

Secolo Trentino