“Dopo questi primi due giorni di lavoro in Commissione, è evidente che sul Reddito di Cittadinanza i tempi sono sbagliati” afferma Julia Unterberger, del Sudtiroler Volkspartei, che stigmatizza la discrepanza tra l’importanza del provvedimento e i tempi di avvio della misura.
“I centri per l’impiego non funzionano ancora al 100% e l’INPS ha bisogno di tempo per dotarsi degli strumenti per verificare l’effettivo patrimonio mobiliare dei richiedenti” ha aggiunto la Senatrice altoatesina. “Inoltre l’ISTAT ha evidenziato come i criteri di distribuzione sono svantaggiosi per le famiglie, che invece sono quelle che hanno più bisogno di strumenti per uscire dalle difficoltà“.
“I rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome hanno sottolineato la confusione del provvedimento su una materia che è concorrente tra Stato e Regioni e che in parte è di primaria competenza per la nostra Provincia” ha aggiunto la Unterberger, che ritiene in aggiunta non chiara la modalità di assunzione dei Navigator, così come la loro mansione nei centri dell’impiego o la loro formazione.
“La stessa incertezza riguarda alcune norme del decreto che presentano problemi di costituzionalità” denuncia la senatrice autonomista. “Il requisito sui dieci anni di soggiorno in Italia per accedere al Reddito è sproporzionato rispetto ai cinque per ottenere lo status di soggiornante di lungo periodo. Per non parlare dei 6 anni di pena massima per chi dichiarerà il falso, superiore a quella prevista per un falso commesso da un pubblico ufficiale“.
Ci sono problemi anche per la norma sul riscatto degli anni di laurea a fini pensionistici. Lo sconto riservato per chi ha meno di 45 anni si prefigura, a dire della senatrice, come una violazione del principio costituzionale di parità di trattamento.
“Nonostante le difficoltà – conclude la Unterberger – il Governo ha scelto la strada del decreto. Ancora una volta il ruolo del Parlamento viene compromesso, commettendo un errore davanti a un provvedimento così delicato e che avrebbe richiesto tempo e buonsenso in misure maggiori. Certi nodi possono essere sciolti solo dando agli uffici il tempo necessario ad adeguarsi“.