L’Assessore provinciale all’Ambiente Mario Tonina è intervenuto ieri a Palazzo Widmann, a Bolzano, durante il secondo tavolo dell’idroelettrico, incentrato sul tema “Energia idroelettrica: quale competitività per il futuro?”.
Centro della discussione è stata la modalità di tutela delle acque come bene pubblico limitato, certo, ma rinnovabile contemperando il valore della tutela dell’ambiente e gli utilizzi potabile, agricolo e idroelettrico, attraverso la partecipazione pubblica.
Tra gli strumenti di pianificazione in questo campo a disposizione della Provincia autonoma di Trento, ha ricordato l’assessore, vi sono il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche, il Piano di tutela delle acque e il Piano energetico ambientale.
“Il tema è al centro dell’agenda perché il Trentino entro l’anno 2030 deve ridurre le emissioni di gas climalteranti in misura del 50% rispetto ai livelli del 1990. Questa cifra deve arrivare al 90% entro l’anno 2050, in coerenza col percorso europeo di de-carbonizzazione” ha spiegato l’Assessore Tonina.
Una leva importante nella gestione della risorsa idrica è il fatto che attualmente è in capo alle Province autonome la competenza in materia di riassegnazione di concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, grazie alla speciale modifica apportata allo Statuto di autonomia, adottata in accordo tra le due province e lo Stato.
In questa modifica si è sancito che, nel territorio regionale del Trentino-Alto Adige, siano le province a dettare le regole per rilasciare nuove concessioni o riassegnare quelle esistenti. “Siamo già al lavoro per gestire al meglio questa importante competenza che ci chiama a svolgere un ruolo di politica industriale attiva” ha dichiarato quindi Tonina.
“La Provincia autonoma di Trento, in sintonia con le altri regioni alpine, ritiene che vada fatta una selezione degli impianti da incentivare, sostenendo l’ammissione agli incentivi per quelli per cui, anche grazie ad un percorso condiviso a livello di territori, si garantiscono condizioni ambientali ritenute adeguate” ha aggiunto l’Assessore.
Altrettanto importante, secondo Tonina, sarà ridurre l’onere burocratico connesso con le procedure autorizzative legate agli incentivi, che rappresenta un elemento di limitazione allo sviluppo delle rinnovabili, in particolare il mini-idroelettrico.