Politica locale

Coppola (Futura): "No ad ingerenze nel porto d'armi ai cacciatori condannati"

Lucia Coppola, la Consigliera provinciale di Futura 2018 di estrazione verde, denuncia un incontro tra Roberto Paccher – Presidente del Consiglio regionale – Giuseppe Garramone – Questore di Trento – e il Consigliere provinciale della Lega Ivano Job.

Tema dell’incontro, sarebbe stata la licenza del porto d’armi ad uso venatorio. “La legge in passato prevedeva che, anche in seguito a ravvedimento e riabilitazione non si potesse più rilasciare o rinnovare il porto d’armi ad uso caccia a chi fosse stato condannato ad una pena detentiva per i delitti non colposi” sostiene la Coppola.

In seguito ad un’iniziativa parlamentare di PATT e SVP dello scorso settembre, è dato alla discrezione del Questore il potere di concedere ai condannati il porto d’armi, dopo una valutazione di ogni singola situazione personale del richiedente” spiega la Consigliera, che aggiunge poi le perplessità di tutte le associazioni ambientaliste in merito all’opportunità politica stessa dell’incontro tra Paccher e il Questore di Trento.

Sorprende – afferma infatti la Coppola – che una delle prime iniziative del Presidente del Consiglio regionale sia a favore di una frangia limitata di cacciatori condannati e non per qualche altra questione di rilevante importanza politica e sociale. E sorprende anche che se ne sia occupato, senza alcuna competenza al riguardo, il Presidente del Consiglio regionale invece dell’Assessore provinciale competente“.

Non si può non rilevare che si siano esercitate pressioni sul Questore, che invece dovrebbe decidere in modo autonomo” denuncia la Consigliera di Futura. “Manca altresì alla questione qualsiasi carattere di interesse pubblico, essendo un favore che si chiede per un certo numero di cacciatori“.

Ecco il perché dell’interrogazione della Coppola direttamente al Presidente provinciale Maurizio Fugatti: “Non ritiene forse del tutto inopportuno che il Presidente del Consiglio regionale si autoattribuisca funzioni che lo Statuto di Autonomia attribuisce alla Provincia di Trento e quindi alla sua Giunta? Non ritiene sbagliato che il Presidente del Consiglio regionale si faccia portavoce di favori verso una piccola frangia di cacciatori condannati, violando l’autonomia gestionale del Questore?“.

Secolo Trentino