Ricorso d’urgenza per essere stati privati della libertà personale. Questo quello che chiedo i migranti come risarcimento a Conte e Salvini, dopo il caso Diciotti che per settimane ha tenuto banco, tra l’opinione pubblica, ma non solo, a livello internazionale.
Il ricorso, così come si legge in una nota stampa, “è stato presentato da uno studio legale di Roma a nome di 41 migranti, tra cui un minore, che erano a bordo della nave e che ora chiedono un risarcimento tra i 42mila e i 71 mila euro”.
Dei 41 migranti che si sono rivolti allo studio legale, dicono le fonti del Viminale, “16 risultano essere nati l’1 gennaio. Dopo esser scesi dalla Diciotti, gli stranieri si erano rifugiati presso le strutture di Baobab Experience”.
Il 24 gennaio 2019, come ricorda il Corriere della Sera, il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno, accusato di sequestro di persona. La Giunta per le Immunità del Senato, il 19 febbraio, si è però opposto, dicendo no alla richiesta.
Grazie alla proposta del presidente Maurizio Gasparri la giunta ha accolto la proposta e ora la parola passa all’aula di Palazzo Madama: i senatori si esprimeranno sul «caso Diciotti» prima del 25 marzo, probabilmente il 23.