Sergio Berlato, Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio della Regione Veneto, chiede una svolta nella gestione dei rifiuti nel Nord Est, approfittando dei fondi europei che – a suo dire – garantirebbero nuovi impianti e maggiori occasioni di lavoro.
Secondo una recente indagine commissionata da industriali, infatti, il sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in Veneto sarebbe vicino al collasso, pur rappresentando uno dei sistemi maggiormente funzionanti in Italia. Allo stesso modo in Friuli-Venezia Giulia, dove si aggiunge l’aggravante dell’interesse da parte della criminalità organizzata.
A mandare in tilt l’intera filiera, secondo questa ricerca, sarebbe la carenza di impianti in grado di lavorare gli scarti urbani e industriali. Se a questo si aggiunge il blocco delle importazioni nel Sud Est asiatico e nel Nord Europa, si può capire come mai il comparto sia in ginocchio.
“Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e ammettere che un corretto approccio all’argomento può portare a grandi benefici” ha dichiarato il Consigliere Berlato. “Dall’aumento dell’occupazione all’incremento del PIL, non possiamo restare bloccati per colpa di chi dice sempre no a qualsiasi progetto di investimento sul territorio“.
“In questi anni – continua il Consigliere di FdI – ho visitato degli stabilimenti virtuosi e avveniristici, in cui gli scarti si trasformano in nuovi materiali ma anche in energia verde e persino in combustibili. Dobbiamo essere capaci di ampliare di numero queste esperienze di buona gestione delle risorse pubbliche“.
Berlato invita poi le Regioni ad approfittare maggiormente dei fondi europei, che conosce bene avendo sostenuto alcuni mandati da europarlamentare. Presentando progetti di ammodernamento e potenziamento delle realtà che trattano i sovvalli e le componenti di riciclo si potrebbe infatti accedere ad ingenti finanziamenti.
“Solo così potremo mandare in archivio il grave stallo che stiamo vivendo in queste settimane, con capannoni stipati illegalmente o dati alle fiamme e utenti che non sanno più a chi rivolgersi per smaltire i residui delle loro aziende” ha concluso il Consigliere regionale.