Salute

Nursing Up Bolzano e Trento insieme per un sit-in di protesta venerdì 10 maggio

Nursing Up ha proclamato lo stato di mobilitazione dei professionisti sanitari per il giorno 10 maggio alle 14.30. Una delegazione del Nursing Up di Trento e Bolzano composta da professionisti infermieri e sanitari manifesterà con un sit-in sotto il Palazzo della Regione in Piazza Dante.

Al centro della protesta, la problematica del demansionamento dei professionisti, sempre più oberati di attività improprie e la necessità ormai indifferibile di avere un contratto separato per professionisti sanitari. A sostegno di questa iniziativa sono state raccolte oltre 1000 firme a Trento e 1600 a Bolzano.

In questi giorni, per mezzo dell’invio di un documento unificato, le segreterie Nursing Up delle Province di Bolzano e Trento, hanno sollecitato il Presidente della Giunta provinciale di Trento Maurizio Fugatti ed il Presidente della Giunta provinciale di Bolzano Arno Kompatscher, interessando anche gli assessori alla salute competenti, sulla necessità di avere un contratto separato per le professioni sanitarie.

Questo per valorizzare  tutti gli aspetti che hanno in comune e le caratterizzano, come gli anni di formazione, il titolo di studio, la piena responsabilità professionale nel proprio ambito di competenza, l’autonomia decisionale, i percorsi di carriera, l’obbligo di formazione continua, l’obbligo di stipulare una polizza professionale con la copertura della colpa grave, l’iscrizione all’ordine professionale,  i vari disagi e rischi correlati alla professione (esposizione a liquidi biologici, gas anestesiologici ecc.) e allo stress dal lavorare in situazioni di emergenza e dal contatto costante con la sofferenza e la morte.

Se vogliamo che il contratto sia uno strumento che dia una risposta al professionista sanitario e che nel contempo incida sulla qualità delle prestazioni erogate, è necessario fare un investimento sui professionisti sanitari per evitare la fuga all’estero verso realtà lavorative più allettanti come Svizzera, Germania, Austria e addirittura Inghilterra” scrivono le segreterie di Nursing Up in un comunicato stampa. “È determinante motivare i giovani a intraprendere queste professioni e migliorare le condizioni, nonché il clima di lavoro“.

Un contratto distinto, finanziato con le risorse economiche necessarie e con norme adeguate alle caratteristiche delle condizioni di lavoro di questi professionisti è dunque, a detta di Nursing Up, necessario nell’interesse collettivo per il diritto comune alla salute e alla più alta qualità delle cure.  Si chiede poi che le due Province Autonome del Trentino-Alto Adige, in virtù della competenza primaria in materia di contrattazione, possano prendersi il merito di una scelta coraggiosa e lungimirante, costituendo in Italia un precedente fondamentale.

Insieme alla richiesta del contratto per le professioni sanitarie, il Nursing Up di Trento e Bolzano proclama la mobilitazione in seguito al fenomeno sempre più diffuso del demansionamento. “Si tratta – continua il comunicato – di un demansionamento di tipo qualitativo, perché gli infermieri devono svolgere compiti del personale di supporto completamente avulsi dal proprio alveo di funzioni, e di tipo quantitativo, perché in funzione di tali gravose e costanti attività gli infermieri ravvisano di non essere più in grado di garantire il proprio prioritario mandato professionale“.

Alla base di tutto ciò, oltre alla carenza del personale infermieristico c’è quella del personale di supporto. Queste problematiche si acutizzano in alcuni periodi dell’anno in seguito all’elevato afflusso turistico nella regione e alla concomitante assenza del personale per motivi di ferie, oltre a quelle sempre possibili per maternità, malattie e  aggiornamento professionale. A tutto questo va aggiunto l’obsoleto calcolo del fabbisogno del personale e delle piante organiche attualmente in vigore.

La preoccupazione del sindacato è rivolta ai professionisti e alle conseguenze che si ripercuotono sulla sicurezza delle cure al cittadino. Il demansionamento infatti, è fonte delle cosiddette “cure perse” ossia, qualsiasi intervento infermieristico necessario al paziente che viene completamente omesso, parzialmente, o rimandato ad un altro momento rispetto a quanto pianificato.

Il sindacato Nursing Up di Bolzano e Trento, chiede quindi in modo unitario che le problematiche della sanità e dei professionisti sanitari siano poste al centro dei progetti delle Giunte provinciali. “La salute del cittadino è un bene comune prezioso che deve essere salvaguardato, così come devono essere salvaguardati la sicurezza delle cure ed il benessere psicofisico dei nostri professionisti” specifica il sindacato.

La situazione è particolarmente grave a Trento, dove in azienda sanitaria provinciale le assunzioni vanno a rilento per mancanza di risorse economiche. “Abbiamo pertanto chiesto un piano straordinario di assunzioni da finanziare in sede di assestamento di bilancio prossimamente in discussione ed il rifinanziamento del prossimo contratto CCPL 2019/2021” conclude il comunicato di Nursing Up.

Secolo Trentino